Pale eoliche a Morfasso: spunta un altro maxi progetto
Dopo il parco al Crociglia, il ministero valuterà anche 72 aerogeneratori tra Parma e l’Alta Valdarda: raccolte già 500 firme contrarie

Elisa Malacalza
|51 giorni fa

La pala eolica alla Pennulla (Farini) e l’anemometro installato sul Carameto
Soffia forte il vento in queste ore, sui crinali dall’Alta Valnure all’Alta Valdarda, ma non è il vento da cui si potrebbe ricavare quella che viene chiamata “energia pulita”. È il vento della protesta.
A mettere le mani avanti per primo, con parole dure, è stato un gruppo di valligiani, gli “Amici del parco del monte Moria”, che si estende tra Lugagnano e Morfasso. « Per essere chiari... Se qualcuno pensa o sta pensando di mettere le pale eoliche sul parco rischia di fare la fine dell’angelo sull’albero di Natale...». Così hanno scritto. Perché il clima, anche fuori dai post social come quello, è questo: e da quando sul sito del ministero dell’Ambiente, dopo il caso gemello del Crociglia a Ferriere, è comparso pure il progetto di un maxi parco eolico tra Parma (Compiano, Bardi, Bedonia, Bore) e l’Alta Valdarda di cui neanche il sindaco Paolo Calestani sa nulla, sono state raccolte in pochi giorni già 500 firme sul portale charge.org. Le motivazioni dell’opposizione alla valutazione del progetto, presentato dalla “Duferco Sviluppo” di Brescia, riguardano le frane del territorio fragile, la necessità di tutelare l’ecosistema delle valli, e l’esigenza di avviare «un vero dibattito pubblico e trasparente, con cittadini, comitati, esperti indipendenti e associazioni coinvolte», si legge tra le motivazioni raccolte da un cittadino, Fabrizio Cortesi.
I motti ricorrenti che accompagnano la sollevazione sono fotocopia a quelli delle battaglie precedenti in zona: “Non regaliamo i nostri crinali” e ancora “La vera energia pulita è quella non consumata e non sprecata”. Anche la guida ambientale Davide Galli, piacentino e appassionato di Appennino da sempre, ha preso di recente posizione dopo aver partecipato a un incontro nel Parmense sul caso: «È ora di parlarne», ha detto. «Sono in fase di presentazione due progetti enormi con 52 pale eoliche da 200 metri di altezza. Ricordo che il castello di Bardi è alto 75 metri». E ancora, riferendosi al progetto diviso in due parti, la A e la B: «I dati a disposizione sono pochi perché sappiamo solo la potenza totale dell’impianto e quali sono i comuni interessati, ma parliamo praticamente di 52 grattacieli da 67 piani sui crinali dei monti». Galli aggiunge: «È stato appena individuato il primo anemometro sul monte Carameto, quindi è urgente poter avere informazioni». Analoga presa di posizione è quella di Fausto Ferrari, esperto della Valtolla, così come - ascoltando i cittadini - a Morfasso nei giorni scorsi è stata ricordata un’altra vicenda: «Nel 2013, un progetto similare tra Bardi e Farini fu fermato grazie all’impegno dei cittadini e delle associazioni. Quella vittoria dimostra che la difesa del territorio è possibile e deve restare prioritaria nelle politiche locali e regionali ». Il riferimento è al progetto che venne presentato nel 2009 dalla Oppimitty Energy al passo delle Pianazze; e nel 2012 venne bocciato dalla Regione anche il progetto di un parco presentato dalla “Eolico Nicelli” di Genova, a Nicelli. La colpa, non aver risposto nei tempi previsti dalla normativa alle 72 integrazioni richieste. Proprio nelle ultime ore la Regione Liguria ha messo la parola fine alla realizzazione del parco eolico “Monte Chiappa” sulle alture di San Bartolomeo al Mare. Il provvedimento interrompe la pratica per il rilascio della Valutazione d’impatto ambientale ai 7 aerogeneratori, proposto dalla società Tozzi Green spa. Anche la sindaca Carlotta Oppizzi, dal suo ufficio di Ferriere, aspetta di capire di più sul progetto presentato dalla “Ferriere Wind”: « Al momento ci sembra di certo sovradimensionato. Parliamo di sette pale, di potenza elevata».