De Pascale a Roveleto nel cantiere anti-alluvioni: sarà terminato entro l'autunno

L'intervento da 1,7 milioni di euro, che proteggerà l'abitato da straripamenti del Chiavenna, è stato visitato dal presidente della Regione e dalla sottosegretaria Rontini. Tappa anche al polo scolastico

Redazione Online
June 4, 2025|21 giorni fa
De Pascale a Roveleto nel cantiere anti-alluvioni: sarà terminato entro l'autunno
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Una mattinata all’insegna della prevenzione e della sicurezza idraulica. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e la sottosegretaria alla Protezione civile, Manuela Rontini, hanno visitato mercoledì 4 giugno Roveleto di Cadeo per fare il punto sui lavori in corso lungo il torrente Chiavenna. Un cantiere da 1,7 milioni di euro pensato per proteggere l’abitato da possibili piene. L'obiettivo, è stato annunciato, è completare gli interventi entro l’autunno.
Poi l’attenzione si è spostata sul fronte della sicurezza idraulica: i due rappresentanti regionali, accompagnati dalla sindaca Maria Ludovica Toma, hanno effettuato un sopralluogo nell’area urbana interessata dagli interventi.

Argini, rampe, muretti a ridosso delle case, alveo risagomato

  L’intervento, riguardante il tratto urbano del torrente Chiavenna per l'estensione di circa un chilometro, ha l’obiettivo di incrementare le portate compatibili nei tratti interessati, realizzando opere mirate a contenere le piene e potenziare la capacità di deflusso dell’acqua. I lavori prevedono una serie di opere idrauliche di consolidamento e ampliamento: il ringrosso degli argini esistenti, la realizzazione di nuovi argini su entrambe le sponde, difese di sponda, rampe di collegamento con la viabilità ciclopedonale esistente, oltre alla risagomatura dell’alveo, laddove possibile, e al taglio selettivo della vegetazione. Particolare attenzione è riservata alla creazione di zone allagabili controllate, per limitare la pressione idraulica in caso di piene.  Attualmente sono in fase avanzata le opere di difesa spondale e la realizzazione di un muretto di contenimento a ridosso delle abitazioni. Entro breve partiranno inoltre i lavori per la realizzazione di nuovi argini e l’ampliamento di quelli esistenti.   L’intervento, che interessa anche il nodo idraulico condiviso con il torrente Chero, punta a ridurre concretamente il rischio esondazioni.

«L'obiettivo è tutelare chi vive qui e agire prima delle emergenze»

«La sicurezza dei territori – ha sottolineato de Pascale – passa attraverso interventi strutturali, pianificati e realizzati in stretta sinergia con le amministrazioni locali e con i tecnici che ogni giorno monitorano e intervengono per prevenire i rischi. I cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più frequenti eventi meteorologici estremi e non possiamo permetterci di intervenire solo dopo le emergenze. Dove i centri abitati sorgono a ridosso dei corsi d’acqua, è fondamentale lavorare per consolidare argini, allargare sezioni idrauliche e rafforzare le difese, con un approccio che tenga insieme sicurezza, sostenibilità e rispetto dell’ambiente».
Sulla stessa linea la sottosegretaria Rontini: «Qui l’intervento è particolarmente significativo perché parliamo di un’area che presenta una vulnerabilità potenziale legata alla conformazione idrografica e all’urbanizzazione vicina al torrente, e dove si sono già verificate piene ed esondazioni. Agire oggi significa prevenire domani: ridurre il rischio di esondazione e proteggere le persone, le abitazioni e le attività produttive. È il senso della prevenzione, che passa dalla programmazione e dalla collaborazione tra istituzioni, tecnici della Protezione civile e comuni».

Tappa al polo scolastico: 12 classi e laboratori tecnologici

Prima del sopralluogo, la visita era iniziata con un passaggio al nuovo Polo scolastico di Roveleto, struttura moderna e tecnologicamente avanzata che accoglie 12 classi, di cui 9 della primaria e 3 della secondaria. il presidente e la sottosegretaria hanno punto di riferimento per l’attività educativa del territorio che ospita laboratori tecnologicamente avanzati, spazi comuni e aree all’aperto per le attività scolastiche.