Lugagnano, dall'autorimessa sorge la Casa per la cultura

Un passo in avanti per valorizzare la dimensione culturale e sociale del territorio

Federica Duani
|49 giorni fa
Il cantiere che porterà alla luce la nuova Casa della Cultura- © Libertà/Federica Duani
Il cantiere che porterà alla luce la nuova Casa della Cultura- © Libertà/Federica Duani
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Da ex autorimessa per autobus a nuova casa per la cultura: si avvia alla conclusione l’intervento sull’edificio in via Piacenza, al numero 22. Il fabbricato nel paese di Lugagnano era un deposito Acap degli anni ’60, tutto pilastri in calcestruzzo e muratura e niente impianti tecnologici né buona manutenzione. Così il Comune partecipò al bando rigenerazione urbana 2021 promosso dalla Regione Emilia-Romagna: «I lavori valgono 840mila euro, di cui 700mila sono il contributo regionale e 140mila provenienti da mutuo – spiega il sindaco Antonio Vincini – . Adesso manca poco. La consegna dei lavori è prevista per il 30 novembre, il collaudo entro dicembre 2025. In seconda battuta si penserà agli arredi». Un passo per valorizzare la dimensione culturale e sociale del territorio e per generare servizi a valenza pubblica e collettiva, implementando gli esistenti.
Il progetto
Il progetto prevede due spazi principali, oltre alla “zona amministrazione”: una nuova biblioteca con area didattica e una sala polivalente da 75 posti con ingresso autonomo, pensata per ospitare mostre, esposizioni, eventi, convegni, conferenze e proiezioni. È ben collegato al centro del paese, sia a livello di mobilità pubblica che come viabilità ciclopedonale e sorge di fronte alle scuole elementari, nei pressi della chiesa parrocchiale e vicino alle sedi delle associazioni Aido, Avis e Pubblica Assistenza.
Verrà mantenuta l’installazione “Porta un fiore al partigiano”, al centro del nuovo spazio verde: «Nel cortile esterno è previsto il ridisegno del verde, dell’illuminazione esterna e il riposizionamento dell’installazione in memoria dei “nostri” partigiani. Attraverso un nuovo sistema di supporti metallici daremo più rilievo al percorso espositivo “La banca della memoria civica del ‘900 dell’Alta Valdarda”, aggiungendo tre nuove sedute per la sosta», annuncia Vincini.