Crisi dei punti vendita Crai, sindacati in allerta

«Siamo preoccupati perché ci sono 28 lavoratori su cui non ci sono certezze»

Elisabetta Paraboschi
July 25, 2025|19 giorni fa
Insegna supermercato Crai
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Si dicono preoccupati i sindacati Cgil, Cisl e Uil in merito alla crisi dei punti vendita a marchio Crai. Già la scorsa primavera alcuni avevano abbassato la saracinesca e Filcams Cgil e Fisascat Cisl avevano parlato di «aria di crisi per la Padial che gestiva direttamente o indirettamente le forniture dei negozi a marchio Crai».
«Siamo preoccupati perché ci sono 28 lavoratori su cui ad oggi non ci sono certezze - sottolinea Marco Pascai della Filcams Cgil - perché se è vero che gli stipendi e la quattordicesima sono stati pagati proprio nei giorni scorsi, lo è anche il fatto che il lavoro non c’è: l’azienda ha richiesto la cassa integrazione denominata Fis, ossia fondo integrativo salariale. Da questa settimana alcuni lavoratori entreranno in cassa integrazione».
«Il fatto è - fa presente Marco Alquati di Fisascat Cisl - che siamo piuttosto preoccupati perché crediamo che questa situazione sia il frutto di una condizione che va avanti da qualche tempo, anche se i lavoratori si sono rivolti al sindacato solo negli ultimi mesi. Abbiamo fatto una prima richiesta di incontro lo scorso aprile, adesso c’è stato qualche contatto per la cassa integrazione, ma di fatto ad oggi non abbiamo alcun tipo di certezza e anche i lavoratori si trovano nella stessa situazione. È come se non ci fossero prospettive».
Concorde anche Vincenzo Guerriero di Uiltucs Emilia Romagna: «La preoccupazione è comune e condivisa - spiega - noi non abbiamo firmato l’accordo per il Fis perché non vediamo sbocchi e ci chiediamo cosa succeda dopo. Detto questo c’è anche un certo rammarico perché siamo stati chiamati in causa solo adesso di fronte a una situazione che si trascina da tempo».
Da parte sua la Padial, attraverso il presidente del consiglio di amministrazione Omar Ahmed interpellato al riguardo, ha fatto sapere che «in questo momento l’intero management è impegnato in modo prioritario nella gestione di attività volte a tutelare la continuità aziendale, motivo per cui non ci è possibile rilasciare dichiarazioni nell’immediato». «Il lavoro che stiamo svolgendo - si legge nelle poche righe inviate - ha come obiettivo la miglior tutela possibile per i lavoratori compatibilmente con i vincoli di legge».