Sport piacentino in lutto, morto Penna, maestro di judo e anima del Sakura

Aveva 78 anni e fino allo scorso anno era sul tatami: dal 1988 ha preparato decine di atleti alle gare ma anche all’etica sportiva

Redazione Online
|51 giorni fa
Il maestro Penna con i piccoli del Sakura
Il maestro Penna con i piccoli del Sakura
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Giorno di lutto per lo sport piacentino, che piange per la scomparsa di Vincenzo Penna, 78 anni, maestro benemerito di judo e anche molto di più. Vincenzo era stra conosciuto negli ambienti sportivi piacentini e non, instancabile promotore e istruttore di quel judo che è stato una parte essenziale della sua vita, anzi una vera e propria filosofia di vita. Penna è stato l’anima della Sakura Piacenza, quella alla palestra Lomazzo, dal 1988 fino allo scorso anno, quando la malattia l’ha allontanato dal tatami. E in quella palestra sono passati nei decenni migliaia di giovani, alcuni diventati campioni, altri semplicemente cresciuti come atleti e come persone. Instancabile, come detto, nella promozione del judo, soprattutto tra i più giovani e nelle scuole, ha ricoperto il ruolo di Delegato provinciale per la Fijlkam dal 2004 al 2020, avvicinando al judo generazioni di bambini e ragazzi, che oggi lo ricordano con affetto. Palma di bronzo al merito Sportivo del Coni nel 2015, nel 2018 Vincenzo Penna ha conseguito, al Centro Olimpico di Ostia, il sesto dan della cintura nera, massimo grado mai raggiunto da un judoka piacentino, che lo ha portato ai massimi vertici anche del judo emiliano. E famosa e meritoria è stata anche la sua lunghissima collaborazione con il Coni provinciale, sempre pronto a montare il tatami che fiosse in piazza Cavalli, sul Facsal, o sulle piazze di tanti paesi della provincia. Un lavoratore instancabile e discreto, davvero un uomo d’altri tempi, anche per la dirittura morale.