Carla, fisioterapista alla Scala e iscritta all'Ordine da 50 anni: premio alla carriera
Redazione Online
|1 anno fa

“Il periodo più bello della vita? Quando ero infermiera”. Carla Spotti festeggia i 50 anni di iscrizione all’Opi (Ordine delle professioni infermieristiche): oggi, 23 maggio, verrà premiata durante il convegno che si svolge nella sede di Confindustria e l’incontro le offre l’occasione per voltarsi indietro, per rivedersi come appare in una foto sorridente e giovanissima infermiera ancora con il velo – un tempo la divisa era quella -, per ricordare l’esperienza del convitto.
Gli inizi
“Praticamente due anni di militare – spiega – perché soggiornavamo in convitto che era dove oggi c’è la sala delle colonne dell’ospedale: ricordo i pasti a base di spalla cotta e purè, ma anche la severità di suor Lucia. È stata una lezione di vita, sa? Per me un periodo bellissimo perché poi si andava in reparto e si lavorava tanto”.
“Sono andata in pensione anticipata, ma non ho mollato l’ambito sanitario – spiega – così mi sono iscritta alla scuola di fisioterapia e mi sono laureata. Sono diventata fisioterapista”.
“Sono andata in pensione anticipata, ma non ho mollato l’ambito sanitario – spiega – così mi sono iscritta alla scuola di fisioterapia e mi sono laureata. Sono diventata fisioterapista”.
MUSICA E FISIOTERAPIA
Dal primo febbraio 1994 lei è una delle fisioterapiste della Scala e più recentemente è docente al master di secondo livello di medicina riabilitativa per gli artisti da palcoscenico all’università statale di Milano: “Ho fatto la mia prima lezione davanti ai medici – spiega soddisfatta – l’argomento era la correzione posturale sui musicisti”.
A chi le chieda se si senta più infermiera o fisioterapista, risponde che “mi è piaciuto di più fare l’infermiera. Il fisioterapista è un lavoro differente, che comunque mi piace molto”. Ma in fondo al cuore di Spotti c’è ancora quella giovanissima infermiera sorridente.
A chi le chieda se si senta più infermiera o fisioterapista, risponde che “mi è piaciuto di più fare l’infermiera. Il fisioterapista è un lavoro differente, che comunque mi piace molto”. Ma in fondo al cuore di Spotti c’è ancora quella giovanissima infermiera sorridente.
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