La Rdb Ita di Alseno torna a produrre, ma non trova 60 operai da assumere
Nello stabilimento, sotto sequestro per il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, l'obiettivo è far ripartire gli impianti

Paolo Marino
|51 giorni fa

La prospettiva potrebbe essere quella di un giro d’affari tra i 20 e i 25 milioni di euro all’anno. Ma il paradosso in cui si trova lo stabilimento Rdb-Ita di Alseno è quello di non riuscire a esprimere al pieno le sue potenzialità per le difficoltà nel trovare manodopera. Proprio oggi dieci nuovi operai inizieranno a lavorare nella fabbrica lungo la via Emilia, che sta ricominciando a produrre manufatti in cemento armato. Andranno ad aggiungersi ai venti già presenti in azienda. Ma ne servirebbero altri sessanta. Che non si trovano.
L’Rdb di Alseno rimane sottoposta a sequestro giudiziario, nell’ambito delle indagini sul crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, avvenuto il 16 febbraio del 2024, costato la vita a cinque operai. Una batosta che da mesi ha determinato una battuta d’arresto nella produzione. Ma l’obiettivo del commercialista Gennaro Scalamandrè, nominato amministratore giudiziario con lo scopo di gestire lo stabilimento in questa fase delicata, è sempre stato di ripartire.
«Abbiamo fatto investimenti e riavviato la produzione - spiega Scalamandrè -. Ora cerchiamo maestranze e siamo disposti ad assumere. Ma facciamo molta fatica a trovare operai».