Un fiume di persone per l'addio a Leo Arrisi a Niviano

Sue le foto del corteo storico di Grazzano e di tanti altri momenti. Gli amici: «Era una persona buona, un'anima pura»

Nadia Plucani
May 22, 2025|34 giorni fa
Leonardo Arrisi
Leonardo Arrisi
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Leonardo Arrisi ha immortalato con la sua macchina fotografica tantissimi momenti, migliaia di volti, migliaia di espressioni, miriadi di particolari, li coglieva con il suo occhio attento ed il desiderio di far emergere il bello, le emozioni più diverse. Le sue foto rispecchiavano anche il suo carattere di persona buona, che nessuno può dimenticare.
C'era un fiume di persone a salutarlo ai funerali, martedì 20 maggio nella chiesa di Niviano, ed ugualmente lunedì per la recita del rosario che è diventata una lunga e sentita preghiera con il canto dello Spirit Gospel Choir di Piacenza, diretto da Andrea Zermani, che Arrisi seguiva ai concerti per scattare foto cogliendo l'attimo, i particolari dei volti e dei gesti da cui si sentiva quasi la musica.
La scoperta della malattia l'agosto scorso e i mesi che ne sono seguiti hanno tenuto in apprensione tutti gli amici. E' stato un abbraccio corale quello che gli è stato dato e che si è stretto attorno alla moglie Assunta, inseparabile compagna con la quale viveva a Niviano. A San Polo di Podenzano è nato 64 anni fa e cresciuto. La fotografia non era il suo lavoro, ma quella macchina fotografica non lo lasciava mai. «Mi ha fatto le foto alla Comunione – racconta Gisella Tramelli, sua amica di San Polo – e poi tutte le ricorrenze, senza mancarne una. Era più grande me, ma abbiamo passato tanti pomeriggi insieme. E' sempre stato sorridente e ha sempre avuto lo sguardo di una persona buona che rispecchiava esattamente ciò che lui era».
«Leo per noi era parte della famiglia – dicono Margherita Muselli e Angelo Capozzi -. Per noi era Zio Leo. Lo abbiamo conosciuto come fotografo del corteo storico di Grazzano Visconti, ma poi è diventato amico fraterno. Una persona splendida, attenta, empatica, un'anima pura. Lui ed Assunta sono persone rare. Hanno votato la loro vita agli altri stando sempre accanto a chi avesse bisogno».