Gossolengo, in consiglio comunale si litiga sula mozione pro Palestina

Lunga discussione e necessità di votare per due volte a causa di varie incomprensioni

Cristian Brusamonti
|20 giorni fa
Il municipio di Gossolengo
Il municipio di Gossolengo
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Impegnarsi per il riconoscimento dello stato di Palestina e affiggere al municipio uno striscione per la pace in Medio Oriente: ecco il contenuto della mozione "pro Pal" presentata in consiglio comunale dal gruppo di minoranza "Una Gossolengo". Ma la mozione viene "riscritta" dalla maggioranza di centrodestra con riferimenti politici "pro Israele", costringendo la stessa minoranza a votare contro: è stata bagarre nell'ultimo consiglio comunale di Gossolengo, attorno alla presa di posizione su quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza. La mozione, presentata da Nicolò Sorrenti e Betty Rapetti, chiedeva al Comune di farsi portavoce verso il governo per il riconoscimento dello stato di Palestina.
Tuttavia, la maggioranza - col capogruppo Ettore Veneziani - ha presentato un chilometrico emendamento che, di fatto, ne ha stravolto l'impianto originario: tra le aggiunte proposte ci sono, ad esempio, il riconoscimento della premier Giorgia Meloni quale firmataria della proposta Onu che preveda "due popoli e due stati", la garanzia della sicurezza «di entrambi i popoli» compreso Israele, di esprimere solidarietà alle vittime civili di entrambe le parti, di spingere per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e di condannare l'attacco del 7 ottobre «rispettando il diritto di Israele di difendersi col principio di proporzionalità». Sparisce, poi, ogni riferimento al riconoscimento dello stato di Palestina, sostituito da un generico invito alla comunità internazionale per garantire un flusso costante di aiuti umanitari, «senza l'intermediazione di Hamas».
Dopo una lunga discussione e la necessità di votare per due volte a causa di incomprensioni, alla fine la mozione - nella seconda versione emendata - è stata approvata a maggioranza e bocciata dalla minoranza. Spicca, però, nella stessa maggioranza l'astensione della giovane consigliera Sofia Gandolfi, evidentemente non allineata alla posizione dal suo gruppo sul tema degli orrori di Gaza.