Richieste e rimpalli, da due anni attesa di una carrozzina a motore

In attesa che questo stallo infinito trovi una qualche soluzione, il 64enne è costretto ogni giorno a farsi trainare seduto sulla sua carrozzina manuale

Mariangela Milani
|33 giorni fa
Richieste e rimpalli, da due anni  attesa di una carrozzina a motore
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Stefano Lodigiani, 64 enne agazzanese, da due anni aspetta una carrozzina motorizzata che gli consentirebbe di riacquistare un po' di autonomia e, forse soprattutto, un po' di dignità.
«Aspetto da due anni - dice allargando le braccia – ma fino ad oggi non ho visto nulla. E non chiedetemi perché. Dal 2023 ho la documentazione che mi dice che la pratica è stata evasa. Una spiegazione non ce l’ho neanche io» dice mentre mostra una fila di messaggi, scambi di mail con una sfilza interminata di uffici e responsabili Ausl a cui di volta in volta si è rivolto.  Dopo due anni di calvario dentro e fuori ospedali e case di cura, a seguito di un infortunio che lo ha privato dell'uso delle gambe, dal 2023 sono iniziati altri due anni «di continue richieste per ottenere ciò che mi spetta – dice -, con rimpalli da un ufficio all’altro, visite a casa di due fisiatri e tre fisioterapisti che sanno in che condizioni mi trovo» .
In attesa che questo stallo infinito trovi una qualche soluzione, il 64enne è costretto ogni giorno  a farsi letteralmente trainare, mentre è seduto sulla sua carrozzina manuale, da un furgone lungo la strada in salita, per poter tornare a casa. Tutto è documentato da un video che il 64enne, ormai esausto, ha postato sulla sua pagina Facebook. «Sono stanco – dice – finora ho aspettato. Non mi resta che rendere pubblica la mia situazione e, se nemmeno questo funziona, mi rivolgo a un legale».