Bivacchi in un seminterrato, alla Baia del Re sale la protesta
Residenti nella zona di via Madre Teresa di Calcutta hanno segnalato la presenza di sconosciuti in un locale con la porta forzata
Thomas Trenchi
|1 giorno fa

Graffiti, coperte, sacchetti di plastica, mattonelle bruciate, rifiuti sparsi, confezioni di carbonella e resti di falò. Alla Baia del Re, quartiere alle porte di Piacenza, cresce la preoccupazione per un deposito sotterraneo lungo via Madre Teresa di Calcutta, trasformato da tempo in un rifugio di fortuna. Il locale, situato sotto il livello stradale e accessibile tramite una breve scalinata, è protetto da una porta metallica che però viene regolarmente forzata.
Nelle ultime settimane il varco è stato chiuso con un nastro di sicurezza, ma la barriera non ha fermato chi continua a introdursi all’interno, tra i contatori e le botti. Secondo le segnalazioni dei residente, arrivate anche alla polizia locale, il deposito – di proprietà privata ma in area pubblica – viene utilizzato come dormitorio improvvisato e luogo di ritrovo nelle ore serali. Le pareti sono ricoperte di graffiti e scritte, tracce di passaggi frequenti.
