A Piacenza nasce la prima scuola media "senza voti"
Dalla collaborazione tra CPP e Fondazione Licei San Benedetto. Sarà basata sul metodo del pedagogista Daniele Novara
Redazione Online
July 24, 2025|11 giorni fa

È partito il progetto di collaborazione tra il Centro Psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti (CPP) diretto da Daniele Novara e la Fondazione Licei San Benedetto di Piacenza, per l’apertura di una scuola secondaria di primo grado basata sul metodo Daniele Novara. Si tratta della prima esperienza in Italia di una scuola media strutturata secondo questo approccio pedagogico, centrato sull’educazione non punitiva, sull’apprendimento esperienziale e sulla valorizzazione del percorso di apprendimento. “Siamo felici e onorati di dare vita a questo progetto, in collaborazione con una figura autorevole come Daniele Novara, il cui lavoro pedagogico stimiamo profondamente. Avere l’opportunità di accompagnare i ragazzi e le ragazze già a partire dagli anni della scuola media ci consente di costruire un percorso educativo continuo e coerente, capace di valorizzare ogni fase della crescita e di accompagnarli con maggiore attenzione anche nei primi anni delle superiori. È un’iniziativa che arricchisce profondamente la nostra proposta formativa".
Questa la dichiarazione del Professor Fabrizio Bertamoni, preside del Liceo San Benedetto e delle scuole secondarie di primo grado firmate Fondazione Licei San Benedetto. Questa collaborazione nasce da una profonda sintonia valoriale tra la Fondazione Licei San Benedetto e il Metodo Daniele Novara. Da sempre, l’istituto si distingue per un approccio educativo relazionale e basato sull’esperienza che mette al centro i bisogni e la crescita degli studenti, riconoscendo il valore della relazione educativa come fondamento dell’apprendimento. Molto importante è il dialogo costruttivo tra docente e alunno, capace di valorizzare l’unicità di ciascuno e di stimolare autonomia, sicurezza e partecipazione attiva. La nuova scuola secondaria di primo grado sorgerà all’interno dell’Istituto delle suore Orsoline, nella storica sede che oggi accoglie i Licei San Benedetto. Si tratta del cuore di una cittadella viscontea che ha dato i natali a Papa Gregorio X e che, fin dalla prima metà del Seicento, è stata luogo di formazione e crescita culturale. Qui, un antico convitto per giovani donne coltivava l’arte, la musica e la conoscenza. Ancora oggi, tra le mura tutelate dalle “Belle Arti” e i testi conservati nella biblioteca storica, si respira un’eredità educativa viva, che continua a evolversi.
"Ci vuole metodo per fare scuola. Ci vuole metodo per creare una scuola capace di rispondere ai bisogni, sempre più rilevanti, dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Un metodo che sappia entrare in risonanza con le motivazioni profonde degli alunni e sviluppare con loro proposte innovative nell’ambito dell’apprendimento" afferma Daniele Novara, pedagogista e autore di best seller "È in questo senso che nasce l’inserimento del mio metodo Daniele Novara in una scuola che ora fa dell’innovazione e dell'approccio realmente pedagogico i suoi punti di forza". "I ragazzi, le ragazze e i genitori e di Piacenza avranno un’opportunità unica: vivere la scuola come spazio di crescita, riconoscimento, accoglienza e sviluppo di tutte le proprie risorse" conclude Daniele Novara: "Un luogo in cui l’errore è una possibilità, il gruppo è una risorsa e la valutazione sarà basata non su classifiche ma sul riconoscimento dei propri progressi".
Questa la dichiarazione del Professor Fabrizio Bertamoni, preside del Liceo San Benedetto e delle scuole secondarie di primo grado firmate Fondazione Licei San Benedetto. Questa collaborazione nasce da una profonda sintonia valoriale tra la Fondazione Licei San Benedetto e il Metodo Daniele Novara. Da sempre, l’istituto si distingue per un approccio educativo relazionale e basato sull’esperienza che mette al centro i bisogni e la crescita degli studenti, riconoscendo il valore della relazione educativa come fondamento dell’apprendimento. Molto importante è il dialogo costruttivo tra docente e alunno, capace di valorizzare l’unicità di ciascuno e di stimolare autonomia, sicurezza e partecipazione attiva. La nuova scuola secondaria di primo grado sorgerà all’interno dell’Istituto delle suore Orsoline, nella storica sede che oggi accoglie i Licei San Benedetto. Si tratta del cuore di una cittadella viscontea che ha dato i natali a Papa Gregorio X e che, fin dalla prima metà del Seicento, è stata luogo di formazione e crescita culturale. Qui, un antico convitto per giovani donne coltivava l’arte, la musica e la conoscenza. Ancora oggi, tra le mura tutelate dalle “Belle Arti” e i testi conservati nella biblioteca storica, si respira un’eredità educativa viva, che continua a evolversi.
"Ci vuole metodo per fare scuola. Ci vuole metodo per creare una scuola capace di rispondere ai bisogni, sempre più rilevanti, dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Un metodo che sappia entrare in risonanza con le motivazioni profonde degli alunni e sviluppare con loro proposte innovative nell’ambito dell’apprendimento" afferma Daniele Novara, pedagogista e autore di best seller "È in questo senso che nasce l’inserimento del mio metodo Daniele Novara in una scuola che ora fa dell’innovazione e dell'approccio realmente pedagogico i suoi punti di forza". "I ragazzi, le ragazze e i genitori e di Piacenza avranno un’opportunità unica: vivere la scuola come spazio di crescita, riconoscimento, accoglienza e sviluppo di tutte le proprie risorse" conclude Daniele Novara: "Un luogo in cui l’errore è una possibilità, il gruppo è una risorsa e la valutazione sarà basata non su classifiche ma sul riconoscimento dei propri progressi".
IL METODO DANIELE NOVARA, COS'E'
Il metodo Daniele Novara, sviluppato in oltre trent’anni di ricerca pedagogica e pratica educativa, si fonda su alcuni principi chiave: l’apprendimento cooperativo, la centralità dell’esperienza, l’educazione alla gestione del conflitto e l’idea che gli studenti imparino meglio in un contesto relazionale positivo e non giudicante.
Al centro del metodo c’è la valutazione evolutiva, che si distacca radicalmente dai criteri classificatori tradizionali per mettere in luce i progressi in un'ottica evolutiva che consideri il punto di partenza e tutto il percorso degli studenti e delle studentesse. La valutazione evolutiva si propone di riconoscere il percorso di sviluppo degli alunni e delle alunne in termini di competenze acquisite, maturazione personale e partecipazione attiva al percorso di apprendimento. Non si valuta l’errore come fallimento, ma come tappa fondamentale del processo di crescita. La valutazione, in questo senso, diventa uno strumento pedagogico, non un giudizio statico, accompagnando studenti e studentesse nel loro cammino. Con questo progetto, la Fondazione Licei San Benedetto si pone come avanguardia educativa, proponendo un modello di scuola media che guarda al futuro dell’educazione con radici ben salde nella relazione, nell’ascolto e nella valorizzazione di ogni singolo studente.
Al centro del metodo c’è la valutazione evolutiva, che si distacca radicalmente dai criteri classificatori tradizionali per mettere in luce i progressi in un'ottica evolutiva che consideri il punto di partenza e tutto il percorso degli studenti e delle studentesse. La valutazione evolutiva si propone di riconoscere il percorso di sviluppo degli alunni e delle alunne in termini di competenze acquisite, maturazione personale e partecipazione attiva al percorso di apprendimento. Non si valuta l’errore come fallimento, ma come tappa fondamentale del processo di crescita. La valutazione, in questo senso, diventa uno strumento pedagogico, non un giudizio statico, accompagnando studenti e studentesse nel loro cammino. Con questo progetto, la Fondazione Licei San Benedetto si pone come avanguardia educativa, proponendo un modello di scuola media che guarda al futuro dell’educazione con radici ben salde nella relazione, nell’ascolto e nella valorizzazione di ogni singolo studente.