L'ex primario Franco risarcisce l'Ausl. Riammesso alla professione

Accuse di peculato e truffa ai danni del sistema sanitario. Indagini chiuse, la vicenda potrebbe concludersi con un patteggiamento

Paolo Marino
Paolo Marino
|35 giorni fa
L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Nas di Parma
L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Nas di Parma
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Risarcimento all’Ausl da parte del dottor Cosimo Franco, ex direttore dell’unità operativa di pneumologia e della terapia intensiva respiratoria dell’ospedale di Piacenza, arrestato il 2 luglio scorso con l’accusa di peculato e truffa ai danni del sistema sanitario. L’accordo transativo avrebbe il senso di riparare al danno causato all’azienda sanitaria come conseguenza della sua condotta. Infatti, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri dell’Ausl, il medico, pur essendo autorizzato all’esercizio della libera professione “intramoenia”, e percepisse dall’Ausl una indennità annua di esclusività pari a circa 18mila euro, avrebbe effettuato prestazioni mediche private “anche in giorni e orari non autorizzati, in alcuni casi coincidenti con l’orario di servizio istituzionale, omettendo la registrazione delle visite e intascando i relativi compensi in contanti senza darne alcuna comunicazione all’amministrazione di appartenenza”, hanno spiegato gli inquirenti.
L’indagine si era avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, con una telecamera nascosta nell’ambulatorio medico che aveva documentato le visite ai pazienti e i pagamenti in contanti senza ricevuta e comunicazione all’Ausl.
Sembra che le dimissioni e il risarcimento possano preludere a una chiusura della vicenda giudiziaria del medico con un patteggiamento. Ma anche su questo punto, gli inquirenti e il difensore mantengono il riserbo.