Confedilizia: «Dare ai proprietari casa incentivi e garanzie»
Alla 35esima assemblea dei legali il punto sulla questione casa nel dibattito tra esponenti del Governo e opposizione politica
Redazione Online
|32 giorni fa

La tavola rotonda durante l’intervento del ministro Matteo Salvini
«In vista della legge di bilancio, l'idea della Confedilizia è che per affrontare il problema dell'accesso alla casa si debba far ricorso a una caratteristica fondamentale del nostro Paese, che ci differenzia dalla gran parte delle altre realtà europee: quella della presenza di una proprietà immobiliare diffusa, composta di risparmiatori che nel mattone hanno investito il frutto del loro lavoro e che attraverso la locazione dei loro immobili rispondono ogni giorno alla domanda di abitazioni che proviene da famiglie, lavoratori, studenti». Lo ha detto il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, aprendo sabato 20 settembre a Piacenza il 35esimo convegno del Coordinamento legali della Confedilizia andato in scena nella sala conferenze della Banca di Piacenza alla Veggioletta.
«Occorre rafforzare questa offerta, renderla più estesa e più accessibile - ha proseguito Spaziani Testa -. Non si tratta di impresa facile, naturalmente. Ma se si intervenisse con incentivi e garanzie, è verosimile che un maggior numero di case verrebbe immesso sul mercato e che il livello dei canoni, conseguentemente, subirebbe una contrazione». Tra gli incentivi, due misure potrebbero essere in grado di raggiungere gli obiettivi indicati: l'estensione a tutti i comuni dell'aliquota del 10% della cedolare secca prevista in caso di utilizzo dei contratti di locazione a canone concordato, quelli che hanno limiti fissati in sede locale dai rappresentanti della proprietà e dell'inquilinato; l'incremento della riduzione Imu prevista per la medesima tipologia di locazioni (attualmente pari al 25%).
«Quanto alle garanzie - ha aggiunto il presidente della Confedilizia - sulla normativa in vigore si può lavorare, ma per migliorare le cose sarebbe sufficiente che fosse rispettato uno dei moniti contenuti nella recentissima sentenza n. 24053/2025 della Corte di cassazione, quando si afferma, a proposito di sgomberi di immobili occupati abusivamente, ma anche di esecuzioni di rilascio, che "nell'ordinamento di uno Stato di diritto, l'obbligo di dare esecuzione ai provvedimenti giurisdizionali è incondizionato"».

La cedolare secca per i negozi sarebbe tema sul quale riflettere in manovra e arrivare ad un accordo sarebbe «un bel segnale». Ne è convinto il ministro degli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti. «Per quanto riguarda gli immobili destinati a negozi - ha detto Foti intervenendo al convegno della Confedilizia - credo sia un tema sul quale sarebbe opportuno riflettere» per la prossima manovra. «Se ci fosse una disponibilità trasversale su un tema come questo penso che sarebbe un bel segnale che si potrebbe dare, soprattutto per evitare tante saracinesche chiuse».
Foti propone di valutare anche di portare il limite da 700-800 a 1.500 metri «perché dobbiamo tener presente che oggi la pezzatura dei negozi non è che la può stabilire il legislatore, la stabilisce quella che è la fisicità degli immobili stessi». Sulla desertificazione delle città Foti aggiunge: «Ogni luce che si spegne in un centro storico è un danno al centro storico, è un danno a chi ci abita. è un danno a chi va a fare spesa perché non è possibile che la gente abbia paura a certe ore in certe città di uscire di casa. Oggi dopo le ore 18 c'è un timore diffuso».
Estendere il bonus prima casa ai cinquantenni è la proposta della senatrice Raffaella Paita capogruppo di Italia viva a Palazzo Madama. «Questo Governo ha inspiegabilmente ridotto gli incentivi sulla casa. Io credo che il bonus per l'acquisto della prima casa vada assolutamente aumentato, e anzi esteso almeno fino a 50 anni. I cittadini hanno il diritto di costruirsi un futuro. La casa è sacra e il nostro patrimonio immobiliare va assolutamente difeso. Sì quindi agli incentivi per l'efficientamento energetico, ma senza ideologismi e senza aumentare la spesa pubblica. Serve - ha spiegato Paita - un sostegno anche per la banda larga e la telemedicina. La connessione veloce andrebbe inserita stabilmente negli oneri di urbanizzazione». Poi, in un acceso dibattito con il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, Paita ha aggiunto: «Non so dove il governo troverà le risorse, visto che il ministro ha praticamente ammesso che non ci sono soldi e che il Pnrr è in drammatico ritardo. Ma i nodi stanno venendo al pettine».
Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, è invece «ridicolo criticare un Governo che fa andare l'Italia a testa alta». «Oggi - ha proseguito - è una giornata molto positiva perché Fitch, una agenzia di rating importante, ribadisce lo stato di salute dei conti italiani quindi porta verso l'alto nella sua classifica l'Italia mentre altri Paesi europei vanno verso il basso. La sinistra invece di fare scioperi si rechi in massa sotto Palazzo Chigi per fare un applauso al governo di centrodestra guidato dalla Meloni, di cui Forza Italia è un baluardo. Io credo che Landini potrebbe prima fare questo percorso e poi attraversare la porta santa del Giubileo. Gli proponiamo un percorso di redenzione e di perdono».
Il ministro e vice premier Matteo Salvini, assente per malattia, ha annullato tutti i suoi impegni del week-end ma non quello del Convegno legali di Confedilizia. Era un Salvini in formato video, ma c’era. «I numeri ci dicono che siamo sulla strada giusta e questo è il risultato delle nostre azioni come il decreto Salva-casa, nato grazie all’apporto di Confedilizia. So che non in tutte le regioni italiane è applicato ma sto vigilando affinché lo sia». «Sempre grazie a Confedilizia, non abbiamo avuto la revisione del Catasto evitando nuove tasse agli italiani» prosegue poi il ministro che cita, tra l’altro, il piano del Pinqua per potenziare l’edilizia residenziale pubblica, con 154 cantieri in tutta Italia, tra cui quello di Piacenza alla Farnesiana.