Salite, fatica e gioia: un'amicizia lunga quasi mille chilometri
Tra Italia e Francia, quattro ciclisti amatoriali hanno conquistato alcune delle mitiche montagne di Giro e Tour

Michele Rancati
August 11, 2025|2 giorni fa

A braccia alzate, sono arrivati in cima a salite mitiche come il Colle della Maddalena, l’Izoard, il Galibier, l’Alpe d’Huez e la Bonette.
E alla fine, dopo aver pedalato per 900 chilometri e superato ben 16.000 metri di dislivello, hanno vinto tutti la loro sfida personale. Quella con sé stessi.
I piacentini Giuseppe Longinotti e Pietro Zilli, assieme agli amici Riccardo Via (Zurigo) e Andrea Gazzillo (Varese), hanno compiuto per il quinto anno consecutivo una piccola-grande impresa ciclistica. «Io e Pietro siamo semplici appassionati, arrivati in sella dopo i 30 anni, una volta smesso con il calcio – commenta Pepe Longinotti – trovando questa passione che ci sta facendo vivere grandi emozioni e ci ha fatto conoscere tanti nuovi amici, come accaduto qualche anno fa con Riccardo e Gazzillo. Ovviamente siamo innamorati delle strade piacentine, ma ormai cinque anni fa abbiamo pianificato una prima vacanza in bicicletta, provando a ripetere alcune delle tappe più famose e insidiose del Giro d’Italia e del Tour de France».
E alla fine, dopo aver pedalato per 900 chilometri e superato ben 16.000 metri di dislivello, hanno vinto tutti la loro sfida personale. Quella con sé stessi.
I piacentini Giuseppe Longinotti e Pietro Zilli, assieme agli amici Riccardo Via (Zurigo) e Andrea Gazzillo (Varese), hanno compiuto per il quinto anno consecutivo una piccola-grande impresa ciclistica. «Io e Pietro siamo semplici appassionati, arrivati in sella dopo i 30 anni, una volta smesso con il calcio – commenta Pepe Longinotti – trovando questa passione che ci sta facendo vivere grandi emozioni e ci ha fatto conoscere tanti nuovi amici, come accaduto qualche anno fa con Riccardo e Gazzillo. Ovviamente siamo innamorati delle strade piacentine, ma ormai cinque anni fa abbiamo pianificato una prima vacanza in bicicletta, provando a ripetere alcune delle tappe più famose e insidiose del Giro d’Italia e del Tour de France».
Il primo “esperimento” è riuscito alla grande, così è proseguito per gli anni successivi, diventando ormai un appuntamento imperdibile: «Questo è il quinto tour estivo – spiega Longinotti - lo facciamo soprattutto per il piacere di stare insieme, unendo la passione per la bici e la voglia di visitare posti nuovi. In particolare, ci entusiasmano le meraviglie che può regalare la montagna, anche se dobbiamo in qualche modo guadagnarcele, pedalando: così ogni passo, ogni paese, ogni panorama è una conquista e ti resta ancora più impresso, perché raggiunto con fatica e impegno».
Una “vacanza” che richiede mesi di preparazione, non solo fisica: «Ovviamente per scalare alcune delle salite più dure d’Europa bisogna essere ben allenati – chiarisce Pepe – ma noi lo facciamo senza intenti agonistici, anche se ovviamente c’è sempre il desiderio di mettersi alla prova. Occorre, però, pianificare anche tutto il resto, dal tragitto al pernottamento, passando per i ristori, le cene e il lavaggio dell’abbigliamento, perché ovviamente non possiamo portare la valigia...Per programmare questi giri, ci riuniamo diverse volte on line: ciascuno propone le proprie idee, arriviamo a una sintesi e poi Riccardo disegna i tracciati. Tutto molto professionale, addirittura abbiamo materiale fotografico, video e planimetrie, soprattutto delle salite. Ultimo passaggio: si prenotano gli hotel e il tour è pronto».
Non resta che salire in sella e godersi una settimana di gioie e fatiche: «Quest’anno siamo partiti da Moncalieri, in Piemonte, e arrivati a Nizza, dopo una settimana a pedalare, soprattutto sulle Alpi Francesi. Un’esperienza unica, resa indimenticabile anche dalle tante persone che abbiamo conosciuto agli arrivi e con cui abbiamo passato serate molto divertenti. Personalmente – aggiunge Longinotti – ricordo il Col de la Bonette, una delle due strade più alte d’Europa assieme al Passo dello Stelvio, che abbiamo scalato negli anni scorsi».
“Conquistate” le Alpi italiane, francesi e svizzere, nonché le Dolomiti, che sfide vi restano? «Ci affascinano i Pirenei, ma anche l’Austria e l’Italia orientale, con la “maledetta” salita dello Zoncolan. Per adesso ci godiamo i ricordi del “giro” 2025 e le salite piacentine, che restano eccezionali».
Una “vacanza” che richiede mesi di preparazione, non solo fisica: «Ovviamente per scalare alcune delle salite più dure d’Europa bisogna essere ben allenati – chiarisce Pepe – ma noi lo facciamo senza intenti agonistici, anche se ovviamente c’è sempre il desiderio di mettersi alla prova. Occorre, però, pianificare anche tutto il resto, dal tragitto al pernottamento, passando per i ristori, le cene e il lavaggio dell’abbigliamento, perché ovviamente non possiamo portare la valigia...Per programmare questi giri, ci riuniamo diverse volte on line: ciascuno propone le proprie idee, arriviamo a una sintesi e poi Riccardo disegna i tracciati. Tutto molto professionale, addirittura abbiamo materiale fotografico, video e planimetrie, soprattutto delle salite. Ultimo passaggio: si prenotano gli hotel e il tour è pronto».
Non resta che salire in sella e godersi una settimana di gioie e fatiche: «Quest’anno siamo partiti da Moncalieri, in Piemonte, e arrivati a Nizza, dopo una settimana a pedalare, soprattutto sulle Alpi Francesi. Un’esperienza unica, resa indimenticabile anche dalle tante persone che abbiamo conosciuto agli arrivi e con cui abbiamo passato serate molto divertenti. Personalmente – aggiunge Longinotti – ricordo il Col de la Bonette, una delle due strade più alte d’Europa assieme al Passo dello Stelvio, che abbiamo scalato negli anni scorsi».
“Conquistate” le Alpi italiane, francesi e svizzere, nonché le Dolomiti, che sfide vi restano? «Ci affascinano i Pirenei, ma anche l’Austria e l’Italia orientale, con la “maledetta” salita dello Zoncolan. Per adesso ci godiamo i ricordi del “giro” 2025 e le salite piacentine, che restano eccezionali».
Le tappe 2025
1) Moncalieri-Superga-Colle della Maddalena-Sampeyre;
2) Sanpeyre-Colle dell’Agnello-Col dell’Izoard-Briançon;
3) Briançon-Col du Galibier-Col de Telegraphe-Lacets de Montvernier-La Chambre;
4) La Chambre-Col du Glandon-Alpe d’Huez-Le Bourg d’Oisans;
5) Le Bourg d’Oisans-Alpe d’Huez-Vif;
6) Vif-Col da la Bonette-Saint Etienne de Tinee;
7) Saint Etienne de Tinee-Nizza.