«Sono un prete rustico, di montagna». Ziano dice addio a don Schiaffonati
Nato a Borgonovo, aveva 90 anni. La comunità: «Uomo di cultura, ma semplice nei modi»
Mariangela Milani
|3 ore fa

don Gianpiero Schiaffonati
Dopo quasi quattro decenni Ziano dice addio al suo “don”. Don Gianni Piero Schiaffonati, don Gianpiero o don Piero come lo chiamavano semplicemente i suoi parrocchiani, si è spento alla soglia dei 90 anni, di cui 66 dedicati alla vita sacerdotale. Il prossimo 25 febbraio avrebbe compiuto 90 anni, la maggior parte dei quali trascorsi in Valtidone e più in particolare a Ziano dove prestava servizio da ormai 38 anni. Nel 1987 era infatti stato destinato al comune collinare della Valtidone, sua terra d’origine visto che era nato a Borgonovo, dopo aver trascorso i precedenti 25 anni di servizio sacerdotale prima nella parrocchia di Groppallo e poi in quelle di Morfasso e di Settesorelle. A Ziano don Piero Schiaffonati lascia un grande vuoto.
«Ha avuto il grande merito – dice il sindaco Manuel Ghilardelli – di aver sempre lavorato per unire le varie anime della comunità». «Uomo di cultura ma semplice nei modi», così lo ricordano alcuni suoi parrocchiani, don Schiaffonati viene anche ricordato per essere stato un sacerdote di «poche, ma giuste parole». «È stato vicino alle associazioni, ai giovani, alla scuola materna» dice ancora il sindaco di Ghilardelli. «Don Piero – aggiunge - ci ha sempre tenuto ad instaurare un clima di unità. Tutti qui a Ziano gli abbiamo voluto bene. Lui del resto è stato un grande amico per me e per tutta la comunità di Ziano».
L’estate scorsa, nonostante la salute avesse già iniziato a dare segni di cedimento, l’anziano sacerdote non aveva voluto mancare all’inaugurazione dello spazio verde, di lato la chiesa parrocchiale, dedicato al suo grande amico, il baritono piacentino Carlo Torregiani. Molto legato alle celebrazioni patronali, don Schiaffonati voleva che la chiesa parrocchiale di Ziano venisse aperta anche a manifestazioni culturali e concerti, come quelli inseriti nella rassegna Antichi organi.
A Ziano don Schiaffonati aveva trovato il suo ambiente ideale. In un’intervista di una decina d’anni fa aveva detto: «A Ziano mi trovo bene, la gente ha capito il mio animo rustico, da prete di montagna, dove ho trascorso tanti anni prima di venire qui». Classe 1936, era stato ordinato sacerdote nel 1959, dall’allora vescovo monsignor Umberto Malchiodi. I funerali, presieduti dal vescovo Adriano Cevolotto, si terranno domani nella chiesa parrocchiale di Ziano. Nel frattempo questa sera si terrà una veglia di preghiera sempre nella “sua” chiesa.