Il centrodestra attacca Canessa. «Fa politica, la giunta è ferma»

Comune di Piacenza, i capigruppo replicano al direttore generale: «La sindaca ridotta a comparsa. Pc Parcheggi morsa ai polpacci? Zero atti»

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
May 25, 2025|32 giorni fa
Il municipio di Piacenza
Il municipio di Piacenza
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La sindaca Tarasconi ridotta a «comparsa», mentre il direttore generale «recita da protagonista». Ricava questa impressione, il centrodestra piacentino, dalla lettura dell’intervista a Luca Canessa di ieri. E va all’attacco. «Mai, prima d’ora, un direttore generale si era spinto a fare valutazioni così smaccatamente politiche, travestite da analisi “oggettive”. Un tentativo maldestro di giustificare un’amministrazione palesemente ferma, persino scaricando - neanche troppo velatamente - colpe su chi ha amministrato prima» scrivono in una nota i capigruppo Patrizia Barbieri (civica-Liberi), Sara Soresi (FdI) e Luca Zandonella.
Secondo l’opposizione, quelle dichiarazioni segnano il definitivo scivolamento del direttore «da un ruolo tecnico a uno smaccatamente politico».
Il nodo della polemica riguarda non solo il tono, ma anche il contenuto delle affermazioni rilasciate da Canessa, che secondo la minoranza avrebbero cercato di giustificare «un’amministrazione palesemente ferma» arrivando perfino a scaricare colpe sulla passata giunta, retta dalla sindaca Patrizia Barbieri. Un’accusa respinta con fermezza, in particolare quando si ricorda che al momento dell’insediamento della nuova giunta, i progetti Pnrr erano «già finanziati, con i cassetti pieni grazie ad anni di lavoro durissimo – pandemia compresa».
Sotto accusa anche l’aumento dell’addizionale Irpef, definito «ingiustificato» e introdotto «nonostante l’eredità favorevole», e la frase sui «30 km/h prima» e i «100 km/h ora»: una metafora «irrispettosa verso chi ha lavorato con serietà e risultati, anche nei momenti più difficili».
Particolarmente acceso è il passaggio sulla pratica di Piazza Cittadella. Il direttore generale ha parlato di “mordere il polpaccio del concessionario (Pc Parcheggi, ndr)”, ma l’opposizione denuncia che «da febbraio non risulta alcuna comunicazione ufficiale tra Comune e Piacenza Parcheggi. Zero atti, zero carte, zero segnali».