Sei milioni da Roma per un polo antisiccità a Cotrebbia Nuova

Ok dalla cabina di regia per le crisi idriche. Il ministro Foti: «Servizio migliore per città e pianura». Il sindaco Zangrandi: «Acqua di qualità»

Redazione
August 10, 2025|3 giorni fa
La zona in cui si trovano i pozzi esistenti: nelle vicinanze ne saranno perforati altri tre - © Libertà/Davide Scaravaggi
La zona in cui si trovano i pozzi esistenti: nelle vicinanze ne saranno perforati altri tre - © Libertà/Davide Scaravaggi
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Cotrebbia Nuova diventerà il nuovo “cuore” dell’acqua potabile per una vasta parte del territorio piacentino. Da Roma arriva il via libera allo stanziamento di 6 milioni 717mila 852 euro per la realizzazione di un nuovo “campo pozzi” in grado di garantire una riserva idrica sicura, abbondante e di qualità non solo per il comune di Calendasco e la Valtidone, ma anche - in caso di necessità - per la città di Piacenza. L’intervento, proposto da Atersir e affidato come soggetto attuatore a Ireti, rientra nello stralcio del “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico” approvato dalla Cabina di regia per le crisi idriche presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con la partecipazione del ministro Tommaso Foti. In tutto sono stati approvati 75 interventi per complessivi 957 milioni di euro.

Tre pozzi pronti nel 2028

La tabella di marcia prevede la realizzazione del progetto entro il 30 settembre di quest’anno, l’avvio dei lavori dal 1° gennaio 2027 e il collaudo entro il 31 marzo 2028. Il nuovo polo sorgerà in un’area agricola di 21mila metri quadrati  tra Cotrebbia Nuova e l’acquedotto delle Torri, dove già si trovano due pozzi della capacità di 78 litri al secondo. Saranno perforati altri tre pozzi con una portata complessiva di 120 litri al secondo, collegati ai due esistenti. L’acqua, oltre 4 milioni di metri cubi all’anno sarà distribuita attraverso la rete idrica della Bassa Val Tidone, ma potrà all’occorrenza alimentare anche parte della rete cittadina.

Bassi livelli di nitrati

«L’approvazione di questo intervento - sottolinea il ministro Foti - è un passo decisivo per garantire al territorio piacentino un approvvigionamento sicuro, moderno e rispettoso dei più recenti standard di qualità. Si potrà migliorare sensibilmente la qualità delle acque distribuite nella pianura piacentina e nella parte sud-occidentale della rete cittadina, riducendo i livelli di nitrati e rispettando i nuovi limiti sul cromo esavalente. È una risposta concreta alle esigenze di tutela della salute, di sostenibilità e di sviluppo e dimostra l’attenzione del Governo per la sicurezza idrica e il futuro delle nostre comunità».

Corsa contro il tempo

Per il sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi, si tratta di «un progetto di grande prospettiva, destinato a migliorare molto l’approvvigionamento idrico e a fare di Cotrebbia un polo dell’acqua a servizio di parte della provincia». Nello scorso settembre il Comune aveva approvato la variante urbanistica, ottenendo poco dopo l’autorizzazione unica regionale. «Abbiamo lavorato con Atersir, Iren e Regione - spiega Zangrandi - e in Conferenza dei Servizi con tutti gli enti preposti. Ciascuno ha accelerato al massimo le procedure, permettendo di rispettare i tempi._Aspettavamo da mesi il finanziamento e ora finalmente è arrivato»._