Viaggio sulla statale di Val Nure, dove i pullman s'incagliano

Abbiamo percorso i 100 km della 654 da Piacenza al passo dello Zovallo. Una strada con tante "ferite" aperte. Asfaltati tratti tra Farini e Ferriere

Nadia Plucani
July 17, 2025|19 giorni fa
A Passo Colla, tra Gambaro e Selva, l’autista di un pullman turistico si è ingegnato ad utilizzare due pezzi di tronchi d’albero per sollevare il mezzo che, prima della salita, toccava l’asfalto col paraurti anteriore. E’ riuscito così a procedere
A Passo Colla, tra Gambaro e Selva, l’autista di un pullman turistico si è ingegnato ad utilizzare due pezzi di tronchi d’albero per sollevare il mezzo che, prima della salita, toccava l’asfalto col paraurti anteriore. E’ riuscito così a procedere
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È una strada che ha bisogno di cure la statale 654 di Val Nure; ha bisogno di attenzione, e tanta. Mercoledì 16 luglio abbiamo percorso tutta la sua lunghezza - il tratto piacentino s’intende, che è quasi 100 chilometri, a partire dalla rotatoria “della Galleana” a Piacenza fino al passo dello Zovallo, a 1.400 metri. 
In questi giorni c’è movimento, non solo di turisti e villeggianti, ma anche di mezzi di Anas che hanno asfaltato alcuni tratti a Ferriere e a Farini. «Finalmente - dice qualcuno -, ma non è abbastanza». La strada presenta diverse criticità (non in tutta la sua lunghezza, ovviamente). Quelle più marcate sono nel comune di Ferriere. Il tratto più dissestato, ed anche sicuramente pericoloso, è a Passo Colla, tra Gambaro e Selva, dove la strada è piena di saliscendi e ha un tratto in notevole pendenza, oltretutto sconnesso.
Il semaforo dopo Gambaro sul ponte installato ormai da sei anni per lavori (che non ci sono) (foto Plucani)
Il semaforo dopo Gambaro sul ponte installato ormai da sei anni per lavori (che non ci sono) (foto Plucani)
«L’altro giorno un pullman turistico ha toccato l’asfalto con il paraurti anteriore poco prima della salita - raccontano da Selva -. L’autista si è ingegnato ad utilizzare due pezzi di tronchi d’albero per sollevare un po’ il pullman rispetto al terreno e riuscire così a procedere». Su quella strada passano anche i pullman di linea, che hanno un assetto più alto rispetto ai turistici, ma la difficoltà rimane. «Siamo ormai abituati - dice Mauro Castignoli, autista di Seta -. Di strade ne abbiamo viste, ma mai così».
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«E’ peggiorata negli anni e così si rischia di far morire questi paesi», dicono Danilo Toscani, autista, e Rosanna Pareti, titolare del ristorante Montenero di Selva. Tutti ricordano gli ultimi episodi che si sono verificati lì: un camion ha perso il suo carico di tubi e un motociclista che non conoscendo bene la strada ha fatto un salto di quattro metri prima di finire sull’asfalto (fortunatamente senza gravi conseguenze). «Lì c’è una frana molto importante - dice la sindaca di Ferriere, Carlotta Oppizzi -. Certamente l’intervento richiesto è complesso e oneroso, non credo però che questa circostanza autorizzi a non prenderlo nemmeno in considerazione».
Ma punti critici, tra dissesti e rischio incidenti, si trovano anche in molti altri tratti della statale, da Podenzano a Bettola dove, sotto le ruote dell'auto, si sentono ancora "ferite" dell'alluvione di dieci anni fa.