Mr. Bowl: “Evviva i podcast, quelli veri! Evviva Pablo Trincia!”
L'ormai famoso scodellino anticipa una puntata speciale, in onda alle 21 su Telelibertà, con il giornalista, podcaster, autore Pablo Trincia
Redazione Online
|22 ore fa

Mr. Bowl: “Evviva i podcast, quelli veri! Evviva Pablo Trincia!”
Mr. Bowl, cosa ci fa con queste cuffione? Perché questo microfono enorme? «Al solito, buongiorno a lei. Vedo che l’educazione non è il suo forte. Le “cuffione” e il microfono enorme, come li chiama lei, sono un omaggio al vero re dei podcast: Pablo Trincia!
Ma Bowlcast nasce come podcast. Anche Tassi e Di Trani se la cavano bene. «Se continua a difenderli, io mi alzo e me ne vado. Quei due cialtroni vivono di fortuna: convincono ospiti giganteschi e poi si dimenticano i cellulari accesi in puntata. E puntualmente qualche parente strambo entra in studio a cercarli: zii smarriti, cognate curiose, nipoti in libera uscita… un circo. Trincia invece mi ha ammaliato. Un ospite incredibile: Le Iene, Santoro, “Veleno”, e tutti i podcast successivi. Ora si ritira dal podcasting e si reinventerà di nuovo. Ammirevole».
Cioè? Cosa farà? «La sua ignoranza mi lascia basito, proprio come quella di Tassi e Di Trani. Trincia approda in teatro! “L’uomo sbagliato”, una storia crime potentissima. Prima a Latina il 13 dicembre, poi in tutta Italia. A Piacenza arriverà martedì 10 marzo, al Politeama. Io sarò in prima fila, magari collegato in diretta con le mie cuffie, per raccontarvi tutto».
Ok, ma di cosa parla? «Guardate la puntata di Bowlcast di stasera, ore 21 su Telelibertà (canale 76) o sull’app smart TV. Se siete a cena a ubriacarvi, recuperate su liberta.it, YouTube, Spreaker o Spotify. Anche due scappati di casa come Tassi e Di Trani sono riusciti a fare qualche domanda sensata. Si parla di spettacolo, podcast, giornalismo, inchieste. Addirittura un po’ di sport».
Sport? Trincia? Mi sta confondendo, Mr. Bowl… «Non avevo dubbi. E poi, se vi serve confusione extra, ci pensa sempre Tassi: entra la madre a cercarlo, lui sparisce, poi torna come nulla fosse. Di Trani, invece, ogni puntata dimentica qualcosa: ieri il microfono, settimana scorsa l’intera scaletta. E come se non bastasse, Trincia costringe tutta la troupe a recitare una preghiera africana “per concentrare le energie”, mentre lui sogna solo di mollare tutto e scappare alle Maldive con un cocco in mano».
È ufficiale, non ci sto capendo più niente. «Obiettivo raggiunto. Guardate la puntata. Scodellino colmo, ceramica lucente, cuffione e microfono. Io vi osservo, sempre. E vi giudico. Sempre e comunque».

