«Non prendetemi per un "cuion". Domani tutti a Gropparello con Bowlcast»

Il simpatico “scudlèi” protagonista di Bowlcast sarà l’ospite d’onore domani a Gropparello per una puntata esclusiva

Danilo Di Trani
Danilo Di Trani
July 31, 2025|14 giorni fa
«Non prendetemi per un "cuion". Domani tutti a Gropparello con Bowlcast»
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Mr. Bowl, chi non muore si rivede... Che fine ha fatto? 
«Senta, non mi faccia la morale adesso. Sono state settimane, anzi mesi, molto difficili. Il programma di protezione non è una passeggiata di salute, ve lo assicuro. Ho anche avuto qualche problema di salute, depressione, ho bevuto molto». 
Così mi preoccupa. Che sta dicendo? 
«La solitudine non è facile. Come le avevo detto in una precedente intervista, ho trovato l’amore, ma ancora non mi sono rivisto con la mia dolce metà. E intanto quei due mi cercano. Ormai mi hanno praticamente trovato». 
Di Trani e Tassi... 
«Esatto. Ormai li sogno anche la notte. Sono diventati ancora più inquietanti. Hanno assoldato altra gente. Nuova. Già solo il pensiero mi fa vibrare la ceramica». Di chi parla? «Preferirei non fare nomi. Ho troppi nemici, non so più di chi fidarmi…» 
Mr. Bowl, dai, che alla fine mi dice sempre tutto. 
«E va bene. Uno è Roberto Albanesi, reparto tecnico. Un bravo ragazzo, all’apparenza. Ma ora fa meme, video ironici, parodie. Finché prendeva in giro quei due scappati di casa mi divertiva. Ma ora tocca a me. Si rende conto? Io, simbolo della tavola piacentina, ridotto a soggetto comico. Io sono un nobile! Ho anche un titolo nobiliare, sa?».
Mr. Bowl, guardi che i nobili veri in Italia... lasciamo perdere.
«Ma cosa dice? Io sono di nobilissima stirpe. Altro che aristocrazia decadente. Ci vorrebbe di nuovo la monarchia. Con me come simbolo nazionale. Stampato sulle monete, altro che plastica riciclata!».
Sta divagando. Torniamo a Bowlcast. L’altra persona che la preoccupa chi è?
«Marco Vincenti. È cresciuto a Telelibertà con i calzoni corti e ora si sente il nuovo Walt Disney delle sagre. Mi ha invitato a una festa di paese. Mi ha anche detto: “ti voglio ospite d’onore”. Ma non sa dove mi sta mandando...» 
Beh, è bello. Di cosa si tratta? Sagra del tartufo? Festa della coppa? 
«Non glielo voglio dire. Mi vergogno». 
Mr. Bowl, non faccia il cuion. 
«Ma allora lo vede che lo sa anche lei! Mi vogliono ospite alla Festa dei Cuion, domani sera, a Gropparello! A me, calice raffinato, degno di Versailles, viene chiesto di rappresentare i cuion! È la fine». 
Non si prenda troppo sul serio. Può essere anche divertente.
«Lo faccio solo per l’ospite di questa puntata. Sono un suo fan da anni. La ascolto su Radiofreccia, l’ho seguita a X Factor. Parlo di AmbraMarie. Una vera rockettara. Voce ruvida, anima punk e spirito poetico. E poi... chi meglio di lei per ricordare anche il grande Ozzy Osbourne?».
Ah, quindi lei è un rocker? 
«Ormai ho la ceramica un po’ rigata, ma sappia che io ero lì, quella sera leggendaria, quando Ozzy staccò a morsi la testa del pipistrello. Una scena potente. Altro che Vasco a San Siro». 
Lo sa che anche Di Trani è metallaro? Ha pure scritto un articolo su Ozzy la scorsa settimana.
«E vabbè, anche lui avrà un pregio, ogni tanto. Però l’articolo io lo avrei scritto meglio. Meno lacrime, più chitarre distorte». 
Quindi, dove ci vediamo? «A Gropparello, ovviamente. Venerdì 1° agosto, ore 19.30, alla Festa dei Cuion. Per una puntata esplosiva, tra racconti rock e birre mal versate. Con me, ovviamente, a reggere tutto sulle spalle. Con classe. Con stile. E sempre senza mettere la birra nello scodellino, per favore». 
E le pillole social? Stanno spaccando. 
«Almeno Chiara Ambrogio e Cecilia Pizzaghi, le social girl di Libertà, stanno donando un poco di dignità al format. Anche se mi mettono i filtri glitter e le stelline negli occhi. Va bene TikTok, ma io sono più da Super8».
Ci anticipa qualcosa delle prossime puntate? 
«Solo questo: non vedo l’ora di scassarmi con AmbraMarie e i Surrealistic. E vi anticipo: la prossima puntata sarà ancora più sorprendente. Magari, chissà... si parlerà anche d’amore. Ma non voglio spoilerare». 
Grazie, Mr. Bowl. 
«Sì, grazie a me. E ricordate: se non venite a Gropparello, vi giudico. In silenzio. Ma vi giudico».