Sversamento illecito, colpevoli individuati e obbligati alla bonifica

Abbandono di idrocarburi in un'area verde di Borgotrebbia. Indagini della polizia locale

Cristian Brusamonti
|4 giorni fa
Il luogo dello sversamento
Il luogo dello sversamento
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Dopo quasi un anno di indagini non semplici, la polizia locale di Piacenza è riuscita a scoprire i responsabili di uno sversamento di idrocarburi in un’area verde comunale di Borgotrebbia: una società, che ha sede in un’altra regione e della quale il comando di via Rogerio non ha voluto fornire altri dettagli, è stata così obbligata a bonificare e ripristinare l’area in questione, senza alcun costo per le casse comunali.
Ad occuparsi della vicenda è stato il nucleo di Polizia ambientale della polizia locale di Piacenza, impegnato a far luce su un danno ambientale avvenuto nel 2024. L’area in questione è quella di via Trebbia, nei pressi dell’imbocco del cavalcavia di via Camposanto Vecchio: da lì, in un piccola area boscata di rispetto stradale, era arrivata la segnalazione di uno sversamento illecito di sostanze liquide, rifiuti speciali, presumibilmente idrocarburi. Dopo l’accertamento, l’area era stata posta sotto sequestro ed era partita una articolata e meticolosa attività investigativa: chi è stato a scaricare le sostanze tossiche nell’area verde? Dopo mesi di lavoro, la polizia locale è riuscita a ricostruire l’accaduto e a identificare in modo inequivocabile gli inquinatori e la società di cui fanno parte. Sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica per la violazione dell’articolo 256 del Dl 151/2006 sullo smaltimento illegale: in caso di condanna, la pena è l’arresto da tre mesi a un anno o un’ammenda da 2600 a 26mila euro.
Una volta individuati i responsabili, è stata emessa nei loro confronti un’ordinanza sindacale che ha obbligato i responsabili alla completa rimozione dei rifiuti e alla bonifica del sito inquinato. Un mese fa, i soggetti hanno ottemperato all’ordinanza, provvedendo a proprie spese al recupero del materiale abbandonato e al suo corretto smaltimento presso un centro autorizzato, come certificato dalla documentazione ufficiale. Oggi l’area è stata dissequestrata e restituita alla cittadinanza per la sua fruibilità. «Questo risultato è di fondamentale importanza» sottolineano dal comando di via Rogerio. «Qualora gli autori dell’illecito non fossero stati identificati, i costi per la bonifica e il ripristino ambientale, stimati in diverse migliaia di euro, sarebbero gravati interamente sulla comunità piacentina. L’efficacia dell’azione della polizia locale, quindi, ha permesso un significativo risparmio di denaro pubblico e l’operazione conferma il nostro impegno costante nella tutela dell’ambiente e nel contrasto ai reati che danneggia