Anche le aziende piacentine sotto attacco hacker
Le offensive arrivano dalla Russia, dalla stessa Ucraina, meno dalla Cina. Una impresa ha bloccato tutte le porte Usb dei computer aziendali

Patrizia Soffientini
June 12, 2025|64 giorni fa

Una impresa piacentina di un gruppo multinazionale ha bloccato tutte le porte Usb dei computer aziendali, un’altra si è messa al riparo disabilitando temporaneamente le cosiddette Vpn (rete privata virtuale) che permettono di lavorare da remoto. Le aziende locali sono in “trincea” contro gli attacchi informatici, un’ondata ha infatti colpito imprese del Piacentino. Un'azienda si è vista costretta a ricorrere alla casa integrazione. Le offensive arrivano dalla Russia, dalla stessa Ucraina, meno dalla Cina e spesso - con i ransomware - sono finalizzate alla richiesta di riscatti in criptovalute, mediamente si aggirano sui 10-30 mila euro. «Il tema è emergenziale» conferma Stefano Guglielmetti, presidente del Rict, raggruppamento di Confindustria delle imprese che di occupano di ricerca, innovazione, comunicazione, tecnologia. «Nel 2024 e anche quest’anno rispetto al 2023 si registra il 15 per cento in più di attacchi gravi e il 27 per cento in più di attacchi in generale, in Europa si parla addirittura di più 67 per cento». Andrea Paparo, direttore di Confapi Industria sottolinea, a sua volta, l'importanza di proteggersi, quest'anno è peraltro entrata in vigore la direttiva NIS2 con nuovi obblighi delle organizzazioni proprio a protezione alle proprie strutture.