Asili nido, la Regione investe "A Piacenza 29 posti in più"
Investimento da 1 milione e 300mila euro. «Aumentiamo l’offerta e abbassiamo le rette, così si amplia la partecipazione»
Redazione
|13 giorni fa

Saranno 727 in Emilia-Romagna i nuovi posti nei nidi e nei servizi 0-3 anni nell’anno educativo 2025-2026, con 38 milioni 454mila euro di risorse investite dalla Regione Per la provincia di Piacenza le risorse complessive stanziate sono 1 milione e 300mila per 29 nuovi posti. Confermati gli 831 nuovi posti degli ultimi anni e abbassate le rette di iscrizione per oltre 5.000 famiglie (esattamente 5.528); in totale vengono finanziati 7.086 posti in 231 Comuni e Unioni, dei quali 2.548, quindi oltre un terzo, nei territori montani e nelle aree interne. In provincia di Piacenza i nuovi posti saranno 29: tre ad Agazzano, quattro ad Alseno, due a Caorso, due a Carpaneto, due a Castelvetro, cinque a Piacenza, sei a Sarmato, cinque a Vernasca.
L’intervento regionale, che si è concretizzato con un bando per l’ampliamento dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia 0-3 anni (con una prima scadenza a luglio e l’altra a settembre) agisce su due assi strategici e complementari: da un lato amplia l’offerta educativa, aumentando i posti disponibili e quindi contrastando le liste d’attesa; dall’altro riduce il peso economico dei servizi, estendendo l’accessibilità al nido attraverso la riduzione o l’azzeramento delle rette. Per i territori montani e le aree interne è infatti prevista la gratuità del servizio per le famiglie con Isee fino a 40mila euro. Nei restanti Comuni, la Regione garantisce una significativa riduzione degli oneri per le famiglie con Isee fino a 26mila euro. Il contributo va ad unirsi anche ad altre forme di sostegno, in modo da utilizzare al meglio le risorse disponibili e non disperdere fondi: nei territori montani e nelle aree interne, ad esempio, sommando le varie forme di finanziamenti disponibili viene ampliato il sostegno anche a chi, per motivi di Isee, non avrebbe copertura totale. In questo modo tutti i bambini e le bambine possono accedere ai servizi educativi, indipendentemente dalla situazione economica della famiglia.
Un impegno, quello della Regione sulla prima infanzia, che soltanto considerando gli ultimi tre anni ha permesso di creare complessivamente 4.449 nuovi posti nei servizi educativi 0-3 anni. La sintesi è stata fatta ieri a Bologna dall’assessora al Welfare, Isabella Conti. «Questo doppio investimento - spiega Conti - rafforza l’accesso ai servizi e garantisce opportunità educative diffuse e di qualità per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto territoriale e socioeconomico di provenienza. La risposta di così tanti Comuni e Unioni ai nostri bandi è la conferma che la scelta è stata giusta.
Vogliamo aprire le porte dell’educazione ovunque: nelle grandi città come nelle zone montane e nelle aree interne, a cui andrà quasi un terzo dei finanziamenti». «Sappiamo ormai con certezza grazie a numerose ricerche internazionali – aggiunge l’assessora – che la frequenza precoce dei servizi educativi ha effetti positivi duraturi sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale, promuove autonomia, autostima e capacità relazionali. Ed è per questo che, insieme agli enti territoriali, vogliamo garantire la più ampia partecipazione possibile affinché ogni bambina e ogni bambino, a prescindere dal contesto di partenza, possa contare su pari opportunità di crescita e di futuro. Sostenendo al contempo la conciliazione tra vita e lavoro e l’occupazione femminile, con benefici che riguardano l’intera comunità».