Roncaglia, no all'antenna: già raccolte oltre 200 firme

La realizzazione dell'impianto per la telefonia mobile prevista in strada della Volpara. Molte le voci di protesta

Elisabetta Paraboschi
July 19, 2025|17 giorni fa
La freccia indica la collocazione dell'antenna di telefonia
La freccia indica la collocazione dell'antenna di telefonia
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Roncaglia dice no all’installazione di una nuova antenna per la telefonia mobile. Sono oltre 200 le firme dei residenti raccolte in una decina di giorni contro la realizzazione di un'antenna in strada alla Volpara a pochi metri dalle case: «Troppo pochi» fanno presente gli abitanti che puntano il dito contro i possibili danni arrecati dall’esposizione ai campi elettromagnetici.
Fra l’altro a Roncaglia già c’è un’antenna nella zona della chiesa e del cimitero: «In linea d’aria quella nuova sarebbe a poche centinaia di metri - fa presente Paolo Veneziani, residente storico della frazione e portavoce con altri delle istanze degli abitanti - e dato che già ne esiste un’altra non appare possibile invocare l’interesse nazionale alla libertà della comunicazione, alla copertura del territorio e all’efficiente distribuzione del servizio, in quanto è già soddisfatto il requisito alla necessaria capillarità della localizzazione degli impianti relativi a infrastrutture di reti pubbliche di comunicazioni. E poi soprattutto ci preoccupa che sia così vicino alle case: è vero che non esiste il precedente limite minimo di distanza, ma è assodato che l’esposizione ai campi elettromagnetici comporta problematiche neurologiche, tant’è che la normativa dispone limiti precisi all’esposizione».
«È proprio vicino alle case - conferma anche la residente Renata Tansini - e si teme per la salute della gente». A occuparsene, nelle scorse settimane, era stato anche il consigliere comunale Matteo Anelli: «È l’ennesima cosa negativa che Roncaglia vive, dopo una sola nota positiva data dall’inaugurazione del campo giochi - fa presente - bisognerebbe tenere presente il disagio che comporta una scelta del genere e prevedere almeno di spostare l’antenna più lontano dalle case. Poi è chiaro che finché non c’è un piano antenne…».
Anche Legambiente, attraverso la presidente Laura Chiappa, interviene a gamba tesa: «L’installazione di una nuova antenna a Roncaglia non è né opportuna né sostenibile per una comunità che da anni già sopporta un carico di emissioni inquinanti enorme dovuto al passaggio continuo di camion sia della logistica che delle cave intorno al paese: una situazione peggiorata da quando è stato costruito l’enorme capannone di logistica dell’Acno - dichiara Chiappa - inoltre è già presente in paese una ulteriore antenna. Crediamo quindi necessario che non sia data l’autorizzazione alla nuova installazione, vicinissima a molte case del paese, cercando con i proponenti soluzioni alternative, come posizionare le stazioni radio sull’antenna già esistente o cercare una nuova localizzazione in un’area più distante dalle case. Quel che è certo è la necessità urgente che il Comune si doti di un regolamento delle antenne e tutelare così il diritto alla salute dei propri cittadini».