La rabbia di via Roma: «Ostaggio di delinquenti, vogliamo vivere»

Tre episodi in poche ore. Il comitato residenti invoca l'intervento delle forze dell'ordine e annuncia: «Scriveremo al Viminale»

Ermanno Mariani
June 5, 2025|20 giorni fa
I militari in via Giarelli dopo l'accoltellamento del primo giugno  © Libertà/Mariani
I militari in via Giarelli dopo l'accoltellamento del primo giugno © Libertà/Mariani
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«Ci vogliono blitz e raid, anche con i cani antidroga. Non possiamo più tollerare episodi come le coltellate e le sparatorie. Bisogna intervenire adesso». A lanciare l’allarme è Giovanna Ferrari, presidente dell’associazione “Giardini Margherita e Merluzzo”, dopo i recenti episodi di violenza avvenuti tra Barriera Romavia Giarelli e i giardini Merluzzo. Tre episodi gravi in poche ore che hanno riacceso i riflettori su una zona già in passato problematica. Un altro quartiere che mostra segni d'esasperazione, come già in viale Dante.
I passanti mentre cercano di dividere i due protagonisti della lite (in maglia gialla e rossa) ai Giardini Merluzzo
I passanti mentre cercano di dividere i due protagonisti della lite (in maglia gialla e rossa) ai Giardini Merluzzo
«Non voglio creare allarmismo, ma la situazione è seria. I cittadini hanno paura. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma serve un controllo capillare, una presenza costante e visibile», continua Ferrari, che invoca anche l’intervento del prefetto, del questore e del comandante dei carabinieri.
Il presunto accoltellatore in via Giarelli viene fatto salire su un'auto dei carabinieri © Libertà/Ermanno Mariani
Il presunto accoltellatore in via Giarelli viene fatto salire su un'auto dei carabinieri © Libertà/Ermanno Mariani
Nei giardini Merluzzo e in via Giarelli - denuncia - continuano a stazionare vandali e spacciatori. «Vogliamo tornare a vivere queste zone, rivedere concerti e famiglie, non solo le forze dell’ordine in emergenza. E non possiamo essere ricordati solo per il Pride: chiediamo che la città torni viva e sicura». La richiesta è chiara: controlli sistematici, anche a piedi, con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine, incluse unità cinofile e polizia municipale. «Servono perquisizioni: è mai possibile che tanti abbiano un coltello in tasca senza motivo? Se non riceveremo risposte concrete, siamo pronti a rivolgerci di nuovo al Viminale, come in passato».