Coltellate davanti ai bambini, due feriti in via Giarelli
Colpiti ucraino e nordafricano. Un banale diverbio degenerato o un seguito del pestaggio in viale Dante?
Ermanno Mariani
June 1, 2025|24 giorni fa

Il presunto accoltellatore viene fatto salire su un'auto dei carabinieri © Libertà/Ermanno Mariani
Una lite finita a coltellate davanti ai bambini del parco giochi di via Giarelli. Il sangue rimasto sul selciato a testimoniare la violenza dell’episodio. Quanto accaduto domenica 1 giugno intorno alle 20 in via Giarelli potrebbe ricollegarsi al pestaggio avvenuto venerdì sera in viale Dante. Pestaggio conclusosi con quattro feriti, di cui tre raggiunti da coltellate.

Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri. Secondo una primissima ricostruzione, un uomo di nazionalità ucraina avrebbe cominciato a litigare con un uomo di nazionalità egiziana. Pare che nelle mani di quest’ultimo sia comparso un coltello con il quale ha ferito in profondità una gamba del rivale, all’altezza del polpaccio.

L’egiziano è rimasto a sua volta lievemente ferito a un braccio da una coltellata, ma non è chiaro se anche il suo avversario fosse armato di coltello o se sia riuscito a strapparlo al nordafricano durante la colluttazione per poi ferirlo lievemente. «Io sono arrivato dopo», «io non ho sentito niente», «quando mi sono affacciato alla finestra c’era l’ambulanza». Nessuno dei residenti della via che abbiamo intervistato pare aver visto nulla. Sul posto sono arrivati i carabinieri del radiomobile, una pattuglia della volante di polizia, un’ambulanza della Croce Bianca, un’automedica e i militari dell’esercito che abitualmente pattugliano la zona della stazione ferroviaria.

Mentre i minuti passavano, in via Giarelli si è formata una piccola folla per lo più ragazzini con le bici incuriositi dall’accaduto. La strada è stata chiusa al traffico. L’ucraino è stato portato in ambulanza all’ospedale, mentre il suo rivale (ferito molto lievemente) è stato fatto salire sulla gazzella dei carabinieri, che in serata stavano cercando di ricostruire l’accaduto ascoltando coinvolti e testimoni. Fra le ipotesi: un banale diverbio degenerato o forse un seguito del pestaggio di venerdì in viale Dante.
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