Fu ucciso in casa nel 2013, ma il processo per l'omicidio Gambarelli è rinviato al febbraio 2020
Redazione Online
|6 anni fa

Il 27 luglio 2013, nel suo appartamento di via Degani, in città, il fisioterapista Giorgio Gambarelli fu barbaramente ucciso con un profondo taglio alla gola.
Il principale sospettato Alì Fatnassi riuscì a tornare in Tunisia, Paese con cui l’Italia non ha in corso accordi per l’estradizione. Così il presunto assassino vive indisturbato con la famiglia a Tunisi, mentre il giudice del tribunale di Piacenza Fiammetta Modica è stato costretto a rinviare il processo al 5 febbraio 2020. Questo perché, secondo la legge italiana, l’indagato deve essere informato del fatto che parta un procedimento a suo carico, in caso contrario le eventuali condanne sono annullate.
Il principale sospettato Alì Fatnassi riuscì a tornare in Tunisia, Paese con cui l’Italia non ha in corso accordi per l’estradizione. Così il presunto assassino vive indisturbato con la famiglia a Tunisi, mentre il giudice del tribunale di Piacenza Fiammetta Modica è stato costretto a rinviare il processo al 5 febbraio 2020. Questo perché, secondo la legge italiana, l’indagato deve essere informato del fatto che parta un procedimento a suo carico, in caso contrario le eventuali condanne sono annullate.

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