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Il Gerbido piange il super-presidente Visconti

Fu tra i fondatori della società nel 1985 e ne era rimasto presidente onorario. Ora il campo gli sarà probabilmente intitolato

Redazione Online
|2 giorni fa
Il Gerbido piange il super-presidente Visconti
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C’era una volta il calcio “pane e salame”, quello in cui non si parlava di soldi e i premi partita si saldavano in trattoria o nelle baracche ricavate accanto agli spogliatoi, quello delle amicizie cementate sul campo ma consolidate nella vita di tutti i giorni. La squadra della piccola frazione di Gerbido, che ne è sempre stato e ne è tuttora un genuina espressione, ha perso nei giorni scorsi il suo “faro”: Gian Franco Visconti, carrozziere, ma soprattutto fondatore e per tantissimi anni presidente e factotum. Aveva 87 anni e solo nelle ultime stagioni aveva gioco-forza abbandonato la squadra pur rimanendo presidente onorario. Si può dire che il Gerbido era una sua “creatura” perchè il campo lo aveva materialmente realizzato lui, autotassandosi, assieme ad un gruppo di amici della frazione, dopo aver ricevuto nel 1985 un terreno agricolo dietro la scuola elementare, che nel frattempo aveva chiuso i battenti e le cui aule erano state attrezzate a spogliatoi per le squadre e per l’arbitro. Battagliando con le varie amministrazioni comunali Visconti era riuscito nel 2005 ad ottenere dall’allora assessore allo sport Cacciatore la realizzazione degli spogliatoi. «Il Gerbido era la sua vita - racconta “Cecco” Franchini, che portò la squadra inSeconda Categoria - un dirigente appassionato e tuttofare. Lo ricordo a bordo campo ma anche nelle nostre cene del dopo-allenamento al Capitolo». «Con pochissimi mezzi e tanta buona volontà riusciva sempre a tenere in piedi più che dignitosamente la società» ricorda Umberto Borlenghi, anche lui ex allenatore. Mentre Mattia Seminari, per anni al fianco di Visconti ed oggi dirigente del Gerbido, spiega che andrà in Comune per valutare la possibilità di intitolargli il campo: «Se lo merita».