Il difficile percorso di No Players Online

Il videogioco, pubblicato un mese fa su Steam da Beeswax Games, era già presente dal 2019 su Itch.io

Francesco Toniolo
|3 giorni fa
No Players Online
No Players Online
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Ci sono casi in cui vieni a conoscenza di un videogioco solo quando ha dei problemi. Per me è successo con la nuova versione di No Players Online, pubblicata un mese fa su Steam dallo studio belga Beeswax Games. Ho saputo della sua pubblicazione solo perché il gioco è stato rimosso dalla piattaforma Steam e poi reintegrato. Per chi non frequenta il mondo videoludico, Steam è il principale negozio digitale dove vengono acquistati i videogiochi per computer, per cui essere esclusi da questa piattaforma significa perdere una grossa fetta di mercato. In questi ultimi giorni, ha fatto il giro del mondo la storia del videogioco italiano Horses di Santa Ragione, a cui Steam ha negato la pubblicazione (è stato poi bloccato anche su Epic Games Store). I due prodotti hanno tuttavia una storia molto diversa e anche le ragioni dietro al loro blocco sono differenti.
Una schermata del videogioco
Una schermata del videogioco
Per prima cosa, No Players Online non è un gioco nuovo. È originariamente uscito nel 2019 sulla piattaforma Itch.io, che raccoglie un gran numero di piccoli videogiochi indipendenti. Nasce come un progetto gratuito realizzato da Adam Pype, Viktor Kraus e Ward D’Heer, tre sviluppatori piuttosto attivi soprattutto nel settore dell’analog horror. Con questo termine si fa riferimento a quei prodotti dell’orrore che richiamano le vecchie videocassette, le registrazioni a bassa risoluzione e – nel mondo dei videogiochi – anche le grafiche tridimensionali molto grezze dei primi anni ’90. Anche No Players Online va in questa direzione, fingendo di essere un vecchio sparatutto online a cui è ancora possibile connettersi anche se non ci gioca più nessuno (questo spiega il titolo scelto). L’idea di esplorare un videogioco vuoto è già inquietante, ma partendo da qui si va poi a costruire una storia che rompe la quarta parete, coinvolgendo il giocatore anche al di fuori dei confini di No Players Online. I suoi creatori avevano infatti inserito anche elementi ARG (Alternate Reality Game): il termine utilizzato per quelle esperienze di gioco in cui si risolve un mistero cercando indizi sia online sia nel mondo fisico.
Un altro momento del videogame
Un altro momento del videogame

La versione originaria di No Players Online è ancora scaricabile gratuitamente su Itch.io ed è stato aggiunto il termine “Classic” nel titolo per differenziarla dalla sua nuova pubblicazione, che racchiude il gioco originale ma lo espande con un gran numero di ulteriori contenuti. Questa nuova versione costa 14,99 euro ed è acquistabile su Itch.io e su Steam, anche se – come accennato – su quest’ultima piattaforma il gioco è scomparso per un paio di settimane. Che cosa è successo? Stando a un comunicato dei suoi creatori, Steam ha deciso di rimuovere il gioco dopo aver ricevuto numerosi avvisi di violazione di copyright, che sarebbero stati inviati con l’esplicito intento di danneggiare il gioco. Dopo aver fatto i dovuti controlli, Steam ha reintegrato No Players Online, visto che non c’era nessuna reale violazione di copyright, ma nel frattempo il gioco non ha potuto sfruttare la spinta iniziale data dalla pubblicazione, che è quasi sempre il periodo decisivo in cui viene decretato il successo o il fallimento di un prodotto. In casi del genere, il team può solo sperare nel supporto dei fan. Per fortuna, l’originario No Players Online del 2019 è stato giocato da un buon numero di utenti che potrebbero attivarsi per dare supporto ai creatori.