Nagasaki 80 anni dopo: sabato in 13 comuni apparirà la targa "Mai più"
La stessa scritta sarà collocata anche all'ingresso di "Libertà". Ampia adesione all'appello lanciato dai promotori del progetto delle gru della pace

Elisa Malacalza
August 7, 2025|2 giorni fa

Un'anteprima della targa che sarà installata nei municipi e all'ingresso di "Libertà"
Sarà stato tondo, senza spigoli, liscio. Ma anche un solo tasto, all’apparenza innocuo, schiacciato con il pollice, è diventato l’arma assoluta. Era il bottone nucleare di un bombardiere degli Stati Uniti: e là sotto di centinaia di migliaia di corpi non restò che l’ombra. Le due devastanti bombe atomiche del 6 e del 9 agosto del 1945 fecero letteralmente evaporare vite, paesi, città: dei corpi restò un’impronta, sui muri delle case, sui gradini delle piazze, sull’asfalto di Hiroshima e Nagasaki. I sopravvissuti alle bombe - Little Boy e Fat Man - sono stati chiamati hibakusha, condannati a un’eredità radioattiva di cancro, leucemia, amputazioni, emorragie inspiegabili. Il loro credo, che hanno diffuso al mondo ricevendo il premio Nobel, è in due parole: «Mai più».
Sabato 9 agosto, alle 11.02 esatte, ora dello sgancio della bomba su Nagasaki, in 13 comuni e all’ingresso di Libertà sarà esposta una targa, sui muri, 80 anni dopo l’apocalisse: sarà dedicata ai bambini che con le loro mani, in tutte le scuole del Piacentino, hanno costruito una gru di carta, simbolo di pace, arrivata in Giappone e a tutti i piccoli morti nelle guerre. La targa porta incise le due parole degli hibakusha: «Mai più».
All’appello del fotografo Massimo Bersani e della moglie Aya Toyoshima, promotori dal 2007 del progetto delle gru della pace con Libertà e Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno risposto i Comuni di Agazzano, Alta Val Tidone, Bobbio, Borgonovo, Roveleto di Cadeo, Castel San Giovanni, Gazzola, Gossolengo, Piacenza, Podenzano, San Giorgio, Sarmato e Travo.
La targa "diffusa" sarà un segno di ulteriore alleanza tra Piacenza e la scuola elementare di Shiroyama, dove le aule, quando l’ordigno caricato con plutonio-239 toccò terra a 500 metri di distanza, erano piene di alunni.
Oggi ci sono oltre 587 studenti, che non vogliono dimenticare il dolore delle loro famiglie e della loro terra: «I bambini della scuola di Shiroyama hanno voluto essere con noi inviando una coroncina di origami. Sabato la metteremo vicino alla targa», spiega Bersani, che tiene tra le mani intanto anche un messaggio del sindaco di Nagasaki, Suzuki Shiro, dove si legge «grazie, Piacenza» e un auspicio, «Poiché le guerre iniziano nel cuore degli uomini, è nel cuore degli uomini che devono essere costruite le difese della pace».
Un grazie è arrivato anche dal giornale Nagasaki Shinbun, che ha voluto soprattutto rivolgere un pensiero speciale a Libertà a tutti i collaboratori. «Ad agosto in Giappone le scuole sono aperte e i bambini parteciperanno alla commemorazione», precisa Bersani, accanto ad Aya, originaria di Nagasaki. Gli alunni di sesta elementare che, in Giappone, nei giorni scorsi hanno aperto la scatola colorata piena di origami arrivati da Piacenza, si sono commossi. Sakamoto, 11 anni, ci manda un messaggio: «Sono molto contento». Nakamura ha la stessa età: «Queste gru sono state create con il cuore, si vede. Due culture diverse, un unico pensiero per la pace». La scuola di Shiroyama esporrà le gru arrivate dall’Italia. Altre mille saranno spedite a Piacenza. Arriveranno: le piccole ali di carta con la scritta «pace» sono un pianto e una preghiera potentissima. È il grido «Mai più».
Leggi anche
- Le Gru della Pace volano ancora: 18 anni di origami per unire Italia e Giappone
- Gru della pace, a Roveleto di Cadeo l'assessora regionale
- Le gru della pace fanno tappa alla "Tina Pesaro"
- Don Minzoni, il ministro Foti tra i bambini per realizzare le Gru della pace
- Si rinnova il ponte tra Piacenza e Nagasaki: i bimbi creano 2mila gru della pace
- Le mille gru della pace realizzate dai bimbi volano da Piacenza a Nagasaki
- Terminata la visita del sindaco Taue, mille gru della pace verso Nagasaki
- Ambiente: Regione adotta le "Gru della Pace" partite da Piacenza