Piazza pulita nell’ex Acna prima della bonifica, proteste per i tigli
Il quartiere: «È una vergogna». Gli alberi già ora sono scorticati. L’assessore Bongiorni: «Impraticabile una alternativa»

Patrizia Soffientini
June 11, 2025|14 giorni fa

Nell’area ex Acna anche per gli otto tigli superstiti sarebbe questione di ore
Nell’area ex Acna tra via San Bartolomeo e viale Tramello si è fatta piazza pulita del verde spontaneo, alberi e arbusti, cresciuto rigoglioso in questi anni.
Anche per gli otto tigli superstiti è questione di ore. E l’assessore Matteo Bongiorni (Lavori Pubblici) spiega perché non potranno essere salvati come si sperava.
Già ieri molti abitanti della zona non hanno gradito i danni agli alberi e sui social e sui gruppi di vicinato si parlava di “scempio”, di “ennesimo smacco per la città” e di “indignazione”.
A fronte della spianata, i tigli avevano resistito - il Comune nell’ultimo incontro pubblico il 6 marzo scorso pareva intenzionato a verificare la possibilità di mantenerli - ma nei giorni scorsi le ruspe in azione li hanno letteralmente scorticati.
Quattro residenti organizzatrici degli incontri pubblici - Paola Subacchi, Giuliana Pupazzoni, Laura Chiappa e Barbara Foppiani - ieri nel tardo pomeriggio hanno diffuso una lunga nota dove sottolineano che sul lotto 5 verso viale Tramello «non è previsto lo scavo ma la posa di un telo e la copertura con 50 cm di terra», ed è stato chiesto, con il supporto di Legambiente, di mantenere tutte le piante possibili in quell’area «che tra l’altro diventerà futuro parco pubblico». In particolare ci si riferisce al filare degli tigli, alberi di almeno una 60ina di anni «una sorta quindi di monumento vivente in memoria di un ecosistema che ha per anni bonificato spontaneamente il suolo dagli inquinanti rilasciati dall’Acna». Spiace molto anche la migrazione della numerosa avifauna che nell’area selvatica viveva.
Ci si chiede ora se a fronte di una bonifica che costa 5,3 milioni non fosse possibile pensare a soluzioni diverse che sfruttassero almeno parte delle alberature «dove lo scavo non deve essere fatto». E ancora: «E’ stata fatta una valutazione meramente economica?».
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