Festival, arriva Scurati: "Pensare insieme ci rende più forti"

Maura Gancitano e Andrea Colamedici sono le anime filosofiche della kermesse, tra musica, dialoghi, educazione ai sentimenti

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
|42 giorni fa
Festival del Pensare Contemporaneo edizione 2024
Festival del Pensare Contemporaneo edizione 2024
1 MIN DI LETTURA
Maura Gancitano e Andrea Colamedici sono l’anima filosofica del Festival del Pensare Contemporaneo che apre oggi i battenti. A Gancitano chiediamo il distillato di questo festival che decolla stasera con Antonio Scurati. Ci sono due parole chiave: vulnerabilità e forza. La linea filosofica del festival dove vuole portarci?
«La linea filosofica del festival non separa questi due poli, ma li vede nella loro interconnessione: la vulnerabilità è la condizione stessa che ci rende umani, e la forza autentica non sta nel negare la fragilità, ma nell’attraversarla. Siamo forti proprio quando ricordiamo la nostra interdipendenza con gli altri. Il festival cerca di mostrare questo proponendo incontri su moltissime tematiche, aiutando a guardare questo momento presente da molteplici prospettive. Se ne parlerà per esempio a Palazzo Rota Pisaroni in “Ripartire dai desideri”, con Nicola H. Cosentino, Paolo Venturi e Marzia Foletti e all’Ex Carmine con “La città dei fragili”, con Alberto Vanolo, Renato Quaglia e Paola Pierotti».
Il festival si apre con i concerti filosofici che si innervano nella musica e viceversa, con Adrian Fartade si sale fino alla storia delle costellazioni, sembra un buon viatico ma poi si deve fare i conti con la quotidianità: la fragilità dei giovani, la paura sociale del giudizio.