Scuola al via con 35mila studenti: «Gestione caotica e risorse insufficienti»
Lunedì prima campanella per le 34 direzioni piacentine: secondo i sindacati permangono «notevoli criticità riguardo precarietà e immissioni in ruolo»

Simona Segalini
|41 giorni fa

L'interno di un'aula scolastica (foto d'archivio)
Erano 1.699 le classi in partenza a settembre 2024 nella provincia di Piacenza e lo stesso numero lo saranno lunedì prossimo, 15 settembre, partenza delle lezioni del nuovo anno scolastico. L’equivalente - è facile supporre - di circa 35mila studenti sui banchi, dalle materne alle superiori - pur restando ancora in attesa dei numeri ufficiali forniti dall’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna. Dall’Usr di Bologna, ieri, sono arrivati i primi esiti definitivi delle iscrizioni di gennaio, assieme ai risultati delle immissioni in ruolo e delle assunzioni (a tempo determinato) delle ultime settimane.
Per Piacenza le 34 direzioni scolastiche esistenti nell’intera provincia (incluso il Cpia, il centro istruzione adulti) risultano - come già anticipato - coperte per circa un quarto da presidi supplenti. Otto, infatti, gli istituti in reggenza che sono partiti il primo settembre con un dirigente non titolare, tra i quali ci sono l’Isii Marconi di Piacenza e il Quinto Circolo, sempre in città. Scrutando più da vicino le istituzioni scolastiche per tipologia, troviamo le sei direzioni didattiche di Piacenza città, i 14 Istituti comprensivi già operanti da diversi anni in provincia, le quattro medie cittadine, e i 9 istituti superiori di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni.
A fare la parte del leone alle superiori, a Piacenza e in provincia più che mai, i licei, che ancora una volta hanno confermato l’oltre 44% delle preferenze dei nuovi iscritti al diploma superiore. Si dividono la fetta restante i tecnici (35%) e i professionali (21%). Sostanziale equilibrio - dopo il numero di classi e di studenti - è possibile riscontrarlo anche nei posti di docenza, cattedre comuni e cattedre di sostegno. Globalmente le scuole piacentine vedranno in aula 4.256 insegnanti, ripartiti tra 3.173 posti comuni e 1.080 posti di sostegno (inclusivi anche delle assegnazioni in deroga).
Il grido d'allarme dei sindacati
Lo sguardo dei sindacati sull’anno scolastico partito il primo settembre resta corrucciato. «C’è l’annuncio del Ministro Valditara di 41.901 nuove immissioni in ruolo - sostiene Giovanni Zavattoni (Flc Cgil) - ma queste cifre sono ben lontane dal coprire il fabbisogno reale, anche a Piacenza». Riguardo alle principali criticità, Zavattoni punta il dito contro «precarietà e immissioni in ruolo: le cattedre derivanti dai concorsi in via di conclusione non sono ancora state assegnate. Le procedure, che si protrarranno almeno fino al 10 dicembre, implicheranno un’assegnazione tardiva dei posti». È ancora la Flc Cgil a mettere il dito nella piaga delle risorse. «Insufficienti - secondo Zavattoni -. I 240 milioni di euro stanziati per il personale scolastico si traducono in un incremento retributivo irrisorio». Pungente si profila anche il parere della Cisl Scuola, la cui segretaria di Piacenza-Parma, Paola Votto, ha segnalato il fatto che «le graduatorie di scuola infanzia e primaria da cui si assegnano le supplenze sono già esaurite. I ritardi nello svolgimento dei concorsi producono ancora posti accantonati che saranno occupati da supplenti fino a fine dicembre».