«È finita»: l'ultimo messaggio del C130 Air Algerie schiantatosi alla Besurica 19 anni fa
Il 13 agosto 2006 tre piloti sacrificarono la vita per salvare il quartiere: ogni anno una messa e una stele commemorano il loro eroismo
Elisabetta Paraboschi
August 13, 2025|5 giorni fa

Non sappiamo cosa passi nella testa di chi sa che la morte è vicinissima. Non sappiamo cosa e a chi abbiano pensato Abdou Mohamed, Mohamed Tayeb Bederina e Moustafa Khadid mentre il loro C130 di Air Algerie precipitava vicino alle case della Besurica, quartiere di Piacenza. Sappiamo però che nel concitato dialogo con la torre di controllo di Linate prima dello schianto, il pilota pronunciò due parole: «C'est fini». È finita. Finiva così il volo dell’aereo che da Algeri avrebbe dovuto atterrare a Francoforte, ma che nel tragitto si schiantò in un campo in località Cà degli Ossi la sera del 13 agosto 2006: nell’incidente morirono il comandante Abdou Mohamed di 43 anni, il copilota Mohamed Tayeb Bederina di 59 anni e prossimo alla pensione e il tecnico Moustafa Khadid. Da allora ogni anno, il 13 agosto, alla Besurica viene celebrata una messa in memoria di questi piloti che evitarono una strage dopo aver lanciato l'allarme alla torre di controllo di Milano, portando l’aereo il più possibile lontano dal centro abitato. In un punto vicino al campo in cui finì la tragica corsa una stele ricorda queste tre vittime: ogni anno il Comune vi depone un fiore e un rappresentante di Palazzo Mercanti - in questo caso la sindaca Katia Tarasconi - partecipa alla messa in San Vittore celebrata da don Franco Capelli.
«Erano dei lavoratori e sul lavoro hanno perso la vita - li ha definiti don Capelli - hanno fatto di tutto per evitare le case del quartiere e per noi tutto si è ridotto a un grande spavento. Abbiamo percepito la nostra fragilità e la nostra impotenza: è difficile da accettare».
