Condannato a due anni e sei mesi, rapinatore catturato dalla polizia
Inseguimento a piedi e in monopattino tra le vie del quartiere Roma
Redazione Online
|26 giorni fa

Nella serata di ieri 25 settembre gli agenti della Squadra volante hanno catturato, a seguito di un inseguimento in monopattino, un cittadino marocchino del 1998, destinatario di un ordine di esecuzione pena di due anni sei mesi e 15 giorni.
Il giovane era già noto agli uffici della Questura, arrestato in flagranza dalla Squadra Volante il 10 luglio del 2023, perché responsabile di una rapina a mano armata commessa con un coltello ai danni di un giovane del 2004, a cui aveva sottratto un telefono cellulare, in piazza Cittadella.
Per quel delitto, ad ottobre del 2023 era stato messo agli arresti domiciliari con l’applicazione di braccialetto elettronico, in un’abitazione di Piacenza, ma il 7 novembre seguente, riuscendo a disfarsi del dispositivo, era scappato sottraendosi ai controlli, denunciato quindi per evasione, facendo perdere le proprie traccia per quasi due anni fino a ieri.
Intorno alle 20.30 un equipaggio della Volante ha proceduto al controllo di un cittadino straniero che stava transitando, a bordo di una bici, in viale Pubblico Passeggio. L'immigrato è stato affiancato dagli agenti che gli hanno chiesto di fermarsi e di esibire un documento di identità. A questo punto lo straniero ha iniziato a pedalare a tutta velocità proseguendo sul Facsal per poi imboccare vicolo dei Moroni, via Scalabrini, piazzale Roma e nuovamente viale Pubblico Passeggio.
Poco dopo lo straniero si è fermato e ha invertito il senso di marcia proseguendo in direzione di Piazzale Roma per poi imboccare via Roma. A quel punto gli agenti lo hanno inseguito a piedi verso via Roma e via Pozzo, bloccandolo in via dei Mille all’intersezione con Piazzale Marconi. L'uomo è stato raggiunto anche grazie al tempestivo ausilio di altri operatori della Volante e all’utilizzo di un monopattino elettrico prestato da un cittadino straniero che transitava sul posto.
Il 27enne, dichiarando di essere irregolare, è stato accompagnato in Questura dove è emerso che era destinatario di un “ordine di esecuzione per la carcerazione” con il quale il procuratore aveva disposto che fosse portato in carcere per l’espiazione della pena.