Trebbia tra alghe e cormorani, «E il Brugneto è stracolmo»
In diversi punti il fiume inizia a soffrire, a differenza dell’invaso ligure, dal quale non arriva più nessuna notizia

Elisa Malacalza
August 7, 2025|3 giorni fa

Se non è un’evidenza, sarà uno squilibrio. Come già fatto nelle ultime settimane, riportiamo l’ennesimo confronto che diventa schizofrenia: il lagone blu alla diga del Brugneto - «Una delle zone più piovose d’Italia, e infatti si vede...», dice Marialuisa Ballerini, che è stata più volte in zona, per il comitato Difesa Valtrebbia - e quel che resta del nostro Trebbia. I bagnanti, salvi alcuni punti, segnalano la presenza di alghe in certe spiagge, «colpa del poco ossigeno, perché c’è poca acqua».
L’invaso del Brugneto, con una proroga del disciplinare scaduto da un anno e un mese, sta garantendo i consueti 2,5 milioni di metri cubi d’acqua dall’invaso alla Valtrebbia piacentina, da “spalmare” entro settembre. Così almeno è stato garantito, fermo restando che poi non vi è un misuratore pubblico, un metro dell’acqua: ma pur volendo andare a fiducia, resta il fatto che uno scatto insomma non c’è stato. Il comitato, dopo l’assemblea pubblica a Bobbio di luglio, ha intanto incontrato la presidente della Provincia Monica Patelli, chiedendo un’azione comune, e i consiglieri di palazzo Mercanti Sergio Ferri, Claudia Gnocchi, Costanza De Poli, Sandro Spezia e Matteo Agnelli, nella sede di Legambiente. Al momento, a festeggiare sono solo i cormorani.