L’attesa è finita: ecco Nintendo Switch 2, l’erede della terza console più venduta della storia
A otto anni di distanza dal suo predecessore, la piattaforma di gioco arriva finalmente tra le mani dei giocatori
Fabrizia Malgieri
June 7, 2025|18 giorni fa

Nintendo Switch 2 © Libertà/Fabrizia Malgieri
152.12 milioni di unità piazzate in tutto il mondo. È al terzo posto tra le piattaforme di gioco più vendute nella storia, oltre a vantare un parco-titoli “first party” di prim’ordine: dopo 8 lunghi anni di onorato servizio, Nintendo Switch si prepara ufficialmente al suo “pensionamento” per dare spazio alla sua attesissima erede, Nintendo Switch 2. Annunciata per la prima volta lo scorso gennaio dopo una valanga di rumour e indiscrezioni, il nuovo hardware della compagnia nipponica non si limita ad essere un’iterazione aggiornata del modello precedente: seppur mantenga un design molto simile, Nintendo Switch 2 vanta importanti novità che rivoluzionano l’esperienza di gioco, inserendosi a pieno titolo in un mercato - quelle delle piattaforme portatili o ibride - che è in continua e massiccia espansione.
I motivi? Diversi, ma alcuni sono molto intuitivi, altri meno: la costante mancanza di tempo da dedicare ai videogiochi da un lato (e, più in generale, da riservare al tempo libero), e dall’altro - che può essere, per certi versi, consequenziale al punto precedente - l’innalzamento dell’età del pubblico di giocatori a livello mondiale - gli stessi che, per ovvie ragioni legate ad impegni lavorativi, hanno sempre meno tempo da dedicare alle proprie attività preferite. Ce lo dicono anche gli ultimi dati condivisi da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria videoludica italiana: a fronte di 14 milioni di giocatori in Italia, che corrispondono al 33% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, l’età media dei gamer rilevata dall’ultimo Rapporto Annuale sui Videogiochi in Italia si attesta attorno ai 31 anni di età, per cui l’incidenza maggiore si riscontra nelle fasce d’età 15-24 anni e 45-64 anni. Se è vero che il mercato delle console handheld ha iniziato a consolidarsi già dal lontano 1989 grazie al Game Boy di Nintendo, è solo da una decina d’anni che questa modalità di fruizione ha assistito ad una crescita significativa, catturando l’interesse anche di aziende che in passato hanno preferito concentrarsi soprattutto su hardware fissi. Videogiocare in movimento è diventata sempre più una necessità da parte dell’utenza, e questo perché la vita convulsa di oggi rende quasi impossibile dedicare del tempo ai nostri hobby. Gli spostamenti quotidiani sui mezzi di trasporto, ad esempio, rappresentano momenti di pausa obbligati, motivo per cui avere a disposizione dispositivi che permettono di videogiocare per trascorrere il tempo diventa un ottimo diversivo. Nintendo ha anticipato questo bisogno con Switch nel 2017, e ora si prepara a fare il bis con l’erede Switch 2. Lo dicevamo: seppur in termini di design la console appaia molto simile al suo predecessore, Nintendo Switch 2 vanta molte innovazioni importanti. In primo luogo, lo schermo: il dispositivo torna a prediligere la tecnologia LCD, nonostante sul mercato sia presente il precedente modello in versione OLED, ma che si fa più ampio (si passa dai 6,2 pollici ai 7,9 pollici) pur mantenendo lo stesso spessore, e anche più luminoso e brillante. Rispetto alla piattaforma precedente, Switch 2 si mette in pari con le altre console di nuova generazione, optando anche per due tecnologie oramai indispensabili per qualsiasi piattaforma di gioco di nuova generazione: la Variable Refresh Rate (VRR, ovvero frequenza di aggiornamento variabile), che permette di riprodurre i giochi in modo fluido; e poi c’è l’High Dynamic Range (HDR, ovvero gamma dinamica elevata), una tecnologia che garantisce un contrasto più definito tra toni chiari e scuri dell’immagine. Aggiunta anche la risoluzione 4K, in grado di raggiungere frame rate fino a 120 fps (con tv e videogiochi compatibili). Inoltre, affinché la console sia in grado di raggiungere elevate prestazioni, la dock-station presenta al suo interno una ventola che raffredda la console per stabilizzare le sue performance. L’altra grande novità risiede nei Joy-Con: gli innovativi sistemi di controllo introdotti da Nintendo Switch, completamente rimovibili dalla console, sono ora dotati di un aggancio magnetico molto solido, che permette di staccare i dispositivi ogni volta che si desidera. A differenza del precedente sistema “a binario”, che vedeva l’aggancio del controller scorrere ai lati dello schermo, ora basta premere un pulsante di rilascio posizionato sul retro della periferica per sganciare il blocco magnetico. Inoltre, a differenza dei precedenti Joy-Con, quelli in dotazione con Switch 2 possono essere utilizzati come un mouse: basta posizionare i dispositivi su un piano d’appoggio per poi scorrere i controller e usarli come mouse nei giochi compatibili – un metodo di controllo che si rivela particolarmente efficace con titoli di strategia, manageriali o, ancor meglio, con videogiochi first-person-shooter.
E poi i giochi, tanti giochi (oltre una cinquantina, ad essere precisi): in ottica di allargare a dismisura il proprio pubblico proponendo una piattaforma che punta molto sulla potenza dell’hardware e sul miglioramento di alcune feature già presenti nella prima iterazione – e dunque non limitarsi solo ai “fedelissimi” fan Nintendo, che possiedono già una Switch– Nintendo si è aperta con entusiasmo a tanti sviluppatori di terze parti. Uno su tutti, FromSoftware, lo studio giapponese che ha inaugurato il genere dei souls-like con esperienze come “Demon Souls”, “Dark Souls” e “Elden Ring”: gli sviluppatori, capitanati dal game director Hidetaka Miyazaki, porteranno su Nintendo Switch 2 un’esperienza di gioco esclusiva, chiamata “Duskblood”. Non solo: “Cyberpunk 2077”, “Borderlands 4”, lo stesso “Elden Ring”, ma anche “Yakuza-0”, “Street Fighter 6” o “Split/Fiction” rappresentano solo alcuni dei videogiochi che rientrano nella nutrita library prevista per la console nei prossimi giorni e settimane. E poi, ovviamente, i giochi “first party”, quelli prodotti e realizzati da Nintendo in esclusiva per la sua piattaforma: al lancio, il titolo di punta è “Mario Kart World”, il nuovo capitolo del popolare franchise racing dedicato all’iconica mascotte di Nintendo, Super Mario. A differenza dei suoi predecessori, questo titolo sarà strutturato con un open world, dove i giocatori non si sfideranno solo in tornei, ma saranno chiamati anche a spostarsi lungo la mappa di gioco in modo libero, affrontando tante piccole mini-sfide. Inoltre, è possibile gareggiare sulla stessa console fino a 4 giocatori o, nel caso della modalità online, usufruire della nuova funzione GameChat per sfidarsi con i propri amici anche a distanza, chiacchierando o dando loro qualche utile consiglio. E poi c’è il ritorno di Donkey Kong, il mitico “scimmione” di casa Nintendo, che sarà protagonista di un nuovo gioco platform 3D chiamato “Donkey Kong Bananza”, che già dai primissimi filmati sembra regalare tante sfide per tutti gli amanti del genere. Infine, buona parte dei giochi per Switch saranno compatibili con questa seconda iterazione, compresi “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” e “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”. È giunto il momento di tornare a giocare!
I motivi? Diversi, ma alcuni sono molto intuitivi, altri meno: la costante mancanza di tempo da dedicare ai videogiochi da un lato (e, più in generale, da riservare al tempo libero), e dall’altro - che può essere, per certi versi, consequenziale al punto precedente - l’innalzamento dell’età del pubblico di giocatori a livello mondiale - gli stessi che, per ovvie ragioni legate ad impegni lavorativi, hanno sempre meno tempo da dedicare alle proprie attività preferite. Ce lo dicono anche gli ultimi dati condivisi da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria videoludica italiana: a fronte di 14 milioni di giocatori in Italia, che corrispondono al 33% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, l’età media dei gamer rilevata dall’ultimo Rapporto Annuale sui Videogiochi in Italia si attesta attorno ai 31 anni di età, per cui l’incidenza maggiore si riscontra nelle fasce d’età 15-24 anni e 45-64 anni. Se è vero che il mercato delle console handheld ha iniziato a consolidarsi già dal lontano 1989 grazie al Game Boy di Nintendo, è solo da una decina d’anni che questa modalità di fruizione ha assistito ad una crescita significativa, catturando l’interesse anche di aziende che in passato hanno preferito concentrarsi soprattutto su hardware fissi. Videogiocare in movimento è diventata sempre più una necessità da parte dell’utenza, e questo perché la vita convulsa di oggi rende quasi impossibile dedicare del tempo ai nostri hobby. Gli spostamenti quotidiani sui mezzi di trasporto, ad esempio, rappresentano momenti di pausa obbligati, motivo per cui avere a disposizione dispositivi che permettono di videogiocare per trascorrere il tempo diventa un ottimo diversivo. Nintendo ha anticipato questo bisogno con Switch nel 2017, e ora si prepara a fare il bis con l’erede Switch 2. Lo dicevamo: seppur in termini di design la console appaia molto simile al suo predecessore, Nintendo Switch 2 vanta molte innovazioni importanti. In primo luogo, lo schermo: il dispositivo torna a prediligere la tecnologia LCD, nonostante sul mercato sia presente il precedente modello in versione OLED, ma che si fa più ampio (si passa dai 6,2 pollici ai 7,9 pollici) pur mantenendo lo stesso spessore, e anche più luminoso e brillante. Rispetto alla piattaforma precedente, Switch 2 si mette in pari con le altre console di nuova generazione, optando anche per due tecnologie oramai indispensabili per qualsiasi piattaforma di gioco di nuova generazione: la Variable Refresh Rate (VRR, ovvero frequenza di aggiornamento variabile), che permette di riprodurre i giochi in modo fluido; e poi c’è l’High Dynamic Range (HDR, ovvero gamma dinamica elevata), una tecnologia che garantisce un contrasto più definito tra toni chiari e scuri dell’immagine. Aggiunta anche la risoluzione 4K, in grado di raggiungere frame rate fino a 120 fps (con tv e videogiochi compatibili). Inoltre, affinché la console sia in grado di raggiungere elevate prestazioni, la dock-station presenta al suo interno una ventola che raffredda la console per stabilizzare le sue performance. L’altra grande novità risiede nei Joy-Con: gli innovativi sistemi di controllo introdotti da Nintendo Switch, completamente rimovibili dalla console, sono ora dotati di un aggancio magnetico molto solido, che permette di staccare i dispositivi ogni volta che si desidera. A differenza del precedente sistema “a binario”, che vedeva l’aggancio del controller scorrere ai lati dello schermo, ora basta premere un pulsante di rilascio posizionato sul retro della periferica per sganciare il blocco magnetico. Inoltre, a differenza dei precedenti Joy-Con, quelli in dotazione con Switch 2 possono essere utilizzati come un mouse: basta posizionare i dispositivi su un piano d’appoggio per poi scorrere i controller e usarli come mouse nei giochi compatibili – un metodo di controllo che si rivela particolarmente efficace con titoli di strategia, manageriali o, ancor meglio, con videogiochi first-person-shooter.
E poi i giochi, tanti giochi (oltre una cinquantina, ad essere precisi): in ottica di allargare a dismisura il proprio pubblico proponendo una piattaforma che punta molto sulla potenza dell’hardware e sul miglioramento di alcune feature già presenti nella prima iterazione – e dunque non limitarsi solo ai “fedelissimi” fan Nintendo, che possiedono già una Switch– Nintendo si è aperta con entusiasmo a tanti sviluppatori di terze parti. Uno su tutti, FromSoftware, lo studio giapponese che ha inaugurato il genere dei souls-like con esperienze come “Demon Souls”, “Dark Souls” e “Elden Ring”: gli sviluppatori, capitanati dal game director Hidetaka Miyazaki, porteranno su Nintendo Switch 2 un’esperienza di gioco esclusiva, chiamata “Duskblood”. Non solo: “Cyberpunk 2077”, “Borderlands 4”, lo stesso “Elden Ring”, ma anche “Yakuza-0”, “Street Fighter 6” o “Split/Fiction” rappresentano solo alcuni dei videogiochi che rientrano nella nutrita library prevista per la console nei prossimi giorni e settimane. E poi, ovviamente, i giochi “first party”, quelli prodotti e realizzati da Nintendo in esclusiva per la sua piattaforma: al lancio, il titolo di punta è “Mario Kart World”, il nuovo capitolo del popolare franchise racing dedicato all’iconica mascotte di Nintendo, Super Mario. A differenza dei suoi predecessori, questo titolo sarà strutturato con un open world, dove i giocatori non si sfideranno solo in tornei, ma saranno chiamati anche a spostarsi lungo la mappa di gioco in modo libero, affrontando tante piccole mini-sfide. Inoltre, è possibile gareggiare sulla stessa console fino a 4 giocatori o, nel caso della modalità online, usufruire della nuova funzione GameChat per sfidarsi con i propri amici anche a distanza, chiacchierando o dando loro qualche utile consiglio. E poi c’è il ritorno di Donkey Kong, il mitico “scimmione” di casa Nintendo, che sarà protagonista di un nuovo gioco platform 3D chiamato “Donkey Kong Bananza”, che già dai primissimi filmati sembra regalare tante sfide per tutti gli amanti del genere. Infine, buona parte dei giochi per Switch saranno compatibili con questa seconda iterazione, compresi “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” e “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”. È giunto il momento di tornare a giocare!