Il rinnovo delle promesse per i cento anni degli scout di Fiorenzuola
Partecipata rievocazione in chiesa Collegiata, lo stesso luogo dove 100 anni fa, il 21 giugno del 1925, furono fatte le prime ‘promesse’, mano alzata e fazzoletto al collo
Donata Meneghelli
June 26, 2025|40 giorni fa

Un secolo fa nel capoluogo della Valdarda nascevano gli scout. Quando si dice “un secolo fa” di solito si pensa ad un passato archiviato. Invece quella storia oggi prosegue ed è più viva che mai, grazie al gruppo Agesci Fiorenzuola 1. Lo ha dimostrato la partecipata rievocazione tenutasi alla vigilia di San Luigi in chiesa Collegiata, lo stesso luogo dove 100 anni fa, il 21 giugno del 1925, furono fatte le prime ‘promesse’, mano alzata e fazzoletto al collo. Prometto di “fare del mio meglio”: allora come oggi questo è l’impegno che si prende ogni scout, da lupetti e coccinelle alla comunità capi, passando per guide ed esploratori, rover e scolte.
Per celebrare il centenario è stata organizzata una veglia per rinnovare la promessa - perché una volta scout si è sempre scout - e per raccontare la storia dello scoutismo locale, suddivisa in tre tappe salienti: le origini sono nel ’25 quando 7 aspiranti esploratori raccolti nella squadriglia Leoni, e 17 lupetti costituirono una sezione Asci che venne osteggiata dal fascismo. Lo denunciò il sacerdote antifascista don Ugo Civardi, primo assistente ecclesiale degli scout. Invano. La sezione potè rinascere solo nel secondo dopoguerra, con tanta sete di libertà e condivisione. Negli anni ’60 la sezione perse iscritti e si assottigliò, ma rinacque come Agesci nel 1975. E in tanti di coloro che la fecero rinascere 50 anni fa, sono tornati a trovarsi nella veglia.
I diversi momenti storici sono diventati tappe di un suggestivo cammino illuminato dalla lanterna. D’altra parte, la Route, la Strada è considerata dagli scout ‘vera maestra di vita’.
IMMAGINI D'EPOCA (foto di Marco Tirone e Claudio Oddi)