Ventiduenne muore all'improvviso in vacanza in Slovenia

Podenzano in lacrime per Lorenzo Balboni. Aveva avuto la febbre ma era passata: la fidanzata lo ha trovato morto ieri all'alba. "Era il nostro principe"

Elisa Malacalza
Elisa Malacalza
June 3, 2025|22 giorni fa
Ventiduenne muore all'improvviso in vacanza in Slovenia
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Di ieri, poco dopo le 5 del mattino, quando sono usciti di casa a Podenzano diretti in Slovenia con una borsa fatta di fretta e poco altro, Claudio e Tiziana non ricordano il viaggio atroce, di oltre 540 chilometri. Sono stati svegliati all’alba da una telefonata che sembrava tutto tranne che reale: «È morto, è morto Lorenzo». Il ricordo del viaggio è solo zuppo di lacrime.
«Siamo a pezzi», dicono nel pomeriggio, quando capiscono che non è ancora possibile vedere il corpo del loro Lorenzo, 22 anni, capelli ricci e scuri, e il sorriso buono, lo stesso, identico, del fratellino che ha da poco compiuto diciotto anni ed è la sua goccia d’acqua. Sul corpo di Lorenzo Balboni, di Podenzano, sarà fatta l’autopsia oggi: «Forse poi ce lo lasceranno vedere», sussurrano. L’ultima è stata una notte lunghissima: senza risposte, senza ancora un perché, senza un minimo di senso, perché Lorenzo, ricordano tutti, «stava benissimo».
Solo pochi giorni fa era partito da casa per un fine settimana con la fidanzata, Valeria, cui voleva un gran bene: quando sono arrivati, Lorenzo ha avvisato subito la mamma, lo faceva sempre. Sono andati al lago di Bohinj, che resta nelle storie di lui, su Instagram, dove si vede un ragazzo innamorato, tranquillo, in un attimo di pace, di serenità: quel che non si vede sui social è quel che è successo dopo. Alla sera Lorenzo aveva la febbre alta, ma alle 2 di notte era passata. Alle 5 del mattino, invece, non c’era più.
Lorenzo è morto davanti alla fidanzata, che disperata ha chiamato i suoi genitori, Claudio e Tiziana, senza trovare le parole. Singhiozzava, tremava. Così è iniziata la corsa all’alba. Rapidamente la notizia si è diffusa a Podenzano, dove il giovane viveva con la famiglia, e anche a Rivergaro, dove tutti conoscono la famiglia Balboni: sia perché ha vissuto in paese, per anni, sia perché qui ha sede la ditta di giardinaggio e irrigazione del papà Claudio, la Evergreen. Soprattutto, gli amici di Lorenzo si sono trovati quei messaggi in chat più simili a bombe, “Sapete cos’è successo?”, e poi “No”, “Ditemi che non è vero”, “Non lui, no, no, no”, “Era l’anima più buona del mondo, generoso, riconoscente, sensibile, attento, e con i piedi ancorati a terra, ma grandissimi sogni”. 
Lorenzo aveva frequentato l’Isii Marconi e ottenuto il diploma non era stato con le mani in mano un solo istante: lavorava, felice, al Caap, il Consorzio dei trasporti vicino alla dogana, in amministrazione, nella gestione dei trasporti.