Hobbisti di Roveleto: «Portiamo gente, non topi»

Gli espositori scrivono a Libertà dopo gli attacchi dei consiglieri di minoranza che li accusano di lasciare rifiuti in strada

Valentina Paderni
July 25, 2025|10 giorni fa
Il mercatino di Roveleto
Il mercatino di Roveleto
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Sono almeno una sessantina i firmatari di una lettera indirizzata al nostro quotidiano, un gruppo di espositori del mercatino degli hobbisti in calendario ogni terza domenica del mese a Roveleto e ogni quinta domenica del mese a Cadeo. Il documento è stato inviato per conoscenza anche alla Pro loco di Roveleto che gestisce l’evento e alla sindaca di Cadeo. Gli aderenti alla manifestazione rispondono «ai consiglieri del Comune di Cadeo che ripetutamente informano su quanto accade a Roveleto quando arriviamo noi».
«Siamo gli stessi che vanno a Pontenure, Fiorenzuola, Caorso e tanti altri paesi dove non abbiamo mai avuto alcuna lamentela. Paghiamo il tesserino regionale (costa 100 euro più le relative marche da bollo, ed è valido per un anno dal suo rilascio o per partecipare a dieci eventi, nda) e il plateatico al Comune (pari a dieci euro, nda). La maggior parte di noi fa enormi sacrifici per partecipare, con la speranza di poter arrotondare la pensione. Meritiamo rispetto. Non siamo portatori di letame. Siamo persone oneste e rispettose dei territori che ci ospitano. Rispettiamo le regole e non accettiamo che si denigri la nostra attività».
Lo sfogo nasce in seguito alle critiche che si sollevano al termine di ogni mercatino, con foto pubblicate a mezzo social da consiglieri di minoranza, soprattutto relativamente all’ingombro e alla quantità di rifiuti che vengono accatastati lungo il controviale. «Un minimo di rifiuto c’è sempre che viene lasciato nei bidoni appositi quando disponibili, spesso li troviamo però stracolmi - si legge nella missiva. - Dopo ogni mercatino c’è chi provvede alla pulizia e, per quanto ci risulta, viene regolarmente fatto».
E suggeriscono anche di fotografare piuttosto i bar «quando non ci siamo noi e quando ci siamo noi» lasciando intendere che la manifestazione porta visitatori e quindi clienti agli esercizi locali. Infine smentiscono sia la presenza di segnalati topi avvistati tra la sporcizia «noi non abbiamo cibo né null’altro che potrebbe attirarli», sia la concorrenza con le attività commerciali del paese «non ci sono a Roveleto negozi che aprirebbero la domenica». Poi la conclusione: «Non siamo portatori di malattie, piuttosto portiamo gente che viene e consuma».