Fornaroli beffato dalla safety car, a Montecarlo è secondo
Il pilota piacentino di Formula 2 è stato in testa praticamente per tutta la gara, rivoluzionata da una serie di incidenti

Michele Rancati
May 25, 2025|31 giorni fa

Fornaroli (primo a sinistra) sul podio a Montecarlo (Fotoservizio Dutch Photo Agency)
Tremenda beffa per Leonardo Fornaroli nel Gran premio di Montecarlo di Formula 2. Quando era al comando, il pilota piacentino si è visto beffare prima dalla safety car, poi dalla bandiera rossa sventolata per un incidente proprio al suo rientro in posta dai box. Per Leo e la sua Invicta Racing un secondo posto comunque prestigioso, che lo proietta al terzo posto della classifica mondiale, a soli 6 punti dal leader Luke Browning.
La gara
Jak Crawford ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale in modo rocambolesco, effettuando il suo pit stop obbligatorio poco prima dell’ingresso di una safety car nelle fasi finali, riuscendo così a scavalcare i primi tre e portarsi al comando della corsa, prima che una seconda bandiera rossa interrompesse anticipatamente una gara già accorciata.
Leonardo Fornaroli ha concluso secondo con Invicta Racing dopo aver perso la leadership nel finale, mentre Sebastián Montoya ha chiuso terzo con Prema Racing, grazie a una penalità inflitta ad Arvid Lindblad nel finale di gara.
Il poleman Alexander Dunne ha avuto una partenza lenta, permettendo a Victor Martins di affiancarlo con la sua Rodin Motorsport in curva 1. I due sono entrati in contatto e sono finiti entrambi a muro a Sainte Devote, coinvolgendo diversi piloti alle loro spalle e provocando una bandiera rossa.
Oltre a Dunne e Martins, anche Richard Verschoor, Gabriele Minì, Ritomo Miyata, Josep María Martí e Max Esterson sono stati coinvolti nell’incidente e costretti al ritiro.
Una volta sgombrate le vetture, l’ordine di partenza è stato ristabilito sulla base della griglia originale, escludendo però i piloti ritirati.
Fornaroli ha guidato il gruppo alla ripartenza lanciata davanti agli altri 14 piloti rimasti, con la gara che è proseguita a tempo anziché sulla distanza originale di 42 giri.
Joshua Duerksen ha cercato di superare Kush Maini per la sesta posizione al primo giro dopo la ripartenza, ma un contatto a Rascasse ha messo fuori gara il pilota di Aix Racing. È stata così chiamata la Virtual Safety Car per permettere ai commissari di spostare la vettura dietro le barriere.
Fornaroli ha mantenuto il comando davanti a Montoya e Lindblad, con i tre che hanno preso un piccolo margine su Jak Crawford, quarto.
Oliver Goethe è stato il primo a effettuare il pit stop obbligatorio dalla settima posizione, passando alle gomme soft con 23 minuti al termine. Subito dopo l’hanno seguito Dino Beganovic, John Bennett e Sami Meguetounif, rientrando in pista alle spalle del pilota di Mp Motorsport.
Ma Beganovic è finito a muro al Casinò, causando nuovamente l’ingresso della Virtual Safety Car. Questo ha impedito ai piloti che non avevano ancora effettuato il pit stop di farlo immediatamente.
La situazione è poi peggiorata con l’ingresso della Safety Car. Crawford è stato scaltro a entrare subito ai box per la sosta obbligatoria, poiché i primi tre (tra cui Fornaroli) avevano già superato l’ingresso della pit lane prima dell’uscita della Safety Car. Anche gli altri piloti che dovevano ancora fermarsi hanno approfittato per rientrare.
Quando i primi tre hanno potuto effettuare il proprio pit stop (a 10 minuti al termine), non sono riusciti a rientrare davanti a Crawford. Ma pochi secondo dopo la direzione gara ha esposto una nuova bandiera rossa per riparare le barriere danneggiate, fermando definitivamente la gara.
Ciò ha permesso a Crawford di ottenere la sua seconda vittoria del 2025 davanti a Fornaroli. Lindblad è transitato in terza posizione sul traguardo, ma ha ricevuto una penalità di 5 secondi per eccesso di velocità in pit lane, promuovendo così Montoya sul podio.
Luke Browning ha chiuso quarto davanti a Lindblad (quinto). Kush Maini ha concluso sesto, seguito da Roman Stanek, Amaury Cordeel, Rafael Villagómez e Oliver Goethe a completare la top 10.
Leonardo Fornaroli ha concluso secondo con Invicta Racing dopo aver perso la leadership nel finale, mentre Sebastián Montoya ha chiuso terzo con Prema Racing, grazie a una penalità inflitta ad Arvid Lindblad nel finale di gara.
Il poleman Alexander Dunne ha avuto una partenza lenta, permettendo a Victor Martins di affiancarlo con la sua Rodin Motorsport in curva 1. I due sono entrati in contatto e sono finiti entrambi a muro a Sainte Devote, coinvolgendo diversi piloti alle loro spalle e provocando una bandiera rossa.
Oltre a Dunne e Martins, anche Richard Verschoor, Gabriele Minì, Ritomo Miyata, Josep María Martí e Max Esterson sono stati coinvolti nell’incidente e costretti al ritiro.
Una volta sgombrate le vetture, l’ordine di partenza è stato ristabilito sulla base della griglia originale, escludendo però i piloti ritirati.
Fornaroli ha guidato il gruppo alla ripartenza lanciata davanti agli altri 14 piloti rimasti, con la gara che è proseguita a tempo anziché sulla distanza originale di 42 giri.
Joshua Duerksen ha cercato di superare Kush Maini per la sesta posizione al primo giro dopo la ripartenza, ma un contatto a Rascasse ha messo fuori gara il pilota di Aix Racing. È stata così chiamata la Virtual Safety Car per permettere ai commissari di spostare la vettura dietro le barriere.
Fornaroli ha mantenuto il comando davanti a Montoya e Lindblad, con i tre che hanno preso un piccolo margine su Jak Crawford, quarto.
Oliver Goethe è stato il primo a effettuare il pit stop obbligatorio dalla settima posizione, passando alle gomme soft con 23 minuti al termine. Subito dopo l’hanno seguito Dino Beganovic, John Bennett e Sami Meguetounif, rientrando in pista alle spalle del pilota di Mp Motorsport.
Ma Beganovic è finito a muro al Casinò, causando nuovamente l’ingresso della Virtual Safety Car. Questo ha impedito ai piloti che non avevano ancora effettuato il pit stop di farlo immediatamente.
La situazione è poi peggiorata con l’ingresso della Safety Car. Crawford è stato scaltro a entrare subito ai box per la sosta obbligatoria, poiché i primi tre (tra cui Fornaroli) avevano già superato l’ingresso della pit lane prima dell’uscita della Safety Car. Anche gli altri piloti che dovevano ancora fermarsi hanno approfittato per rientrare.
Quando i primi tre hanno potuto effettuare il proprio pit stop (a 10 minuti al termine), non sono riusciti a rientrare davanti a Crawford. Ma pochi secondo dopo la direzione gara ha esposto una nuova bandiera rossa per riparare le barriere danneggiate, fermando definitivamente la gara.
Ciò ha permesso a Crawford di ottenere la sua seconda vittoria del 2025 davanti a Fornaroli. Lindblad è transitato in terza posizione sul traguardo, ma ha ricevuto una penalità di 5 secondi per eccesso di velocità in pit lane, promuovendo così Montoya sul podio.
Luke Browning ha chiuso quarto davanti a Lindblad (quinto). Kush Maini ha concluso sesto, seguito da Roman Stanek, Amaury Cordeel, Rafael Villagómez e Oliver Goethe a completare la top 10.
Classifica mondiale
Luke Browning passa in testa alla classifica piloti con un altro piazzamento nella top 5, salendo a 70 punti. Alexander Dunne scende al secondo posto con 67 punti. Leonardo Fornaroli è terzo con 64.
