Il Respighi e la maturità: i sogni spezzati di Gabri sulla "45"

Il giovane morto ieri vicino a Barberino era appassionato di sport e innamorato della sua famiglia. I prof: "Capelli arruffati e lo sguardo pronto a sfidare il mondo"

Elisa Malacalza
Elisa Malacalza
May 24, 2025|32 giorni fa
Gabriele con l'adorato papà Massimo, in una foto di Facebook
Gabriele con l'adorato papà Massimo, in una foto di Facebook
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La campanella, lo zaino. Ieri mattina Gabriele era a scuola, come ogni giorno, al Respighi, il suo liceo, due passi da casa. Le ultime verifiche, i compiti in classe, l’aria che sa già di estate: e quel nodo in gola al pensiero che il 18 giugno, con i compagni di classe, quelli della quinta B, sarebbe entrato ancora una volta al liceo, ma per l’esame di maturità. Poi, la vacanza finalmente, il pensiero dell’università, l’abbraccio orgoglioso della mamma Simona e del papà Massimo, medici entrambi, il sorriso di Aurora, la sua sorellina, uguale a lui. Questa sarebbe stata la vita di Gabriele Tancredi, 18 anni compiuti il 30 novembre, se solo ieri, poco dopo le 17, il destino non fosse stato tanto crudele, sulla Statale 45, nel punto dove già morì due anni fa il muratore bobbiese Mirko Andonov, vicino alla galleria di Barberino.
Un destino crudele, sì, che esattamente venerdì scorso aveva devastato un’altra famiglia. Riccardo Cerati era uno studente ed era in sella alla sua moto quando è morto in via Agazzano a San Nicolò, a soli 19 anni: in cinquecento, ieri, lo hanno voluto salutare per l’ultima volta e in tanti, poco più che bambini, sono rimasti sul sagrato a lungo, tenendo un palloncino bianco tra le mani, in sella alla moto da cross, che ha sgasato un’ultima volta per Ricky.
Anche Gabriele sentiva il cuore battere più forte, quando guidava una moto, che infatti è al centro della sua foto profilo di Instagram. Ieri, dopo un giro con gli amici in Valtrebbia, lo aspettava il papà, per andare insieme da un amico di famiglia alla Besurica, occasione per due chiacchiere, prima del fine settimana tra libri di scuola e compiti.
Gabriele era stato uno scout, in Sant’Antonino; aveva la passione per l’atletica e per le arrampicate: «Uno sportivo, un ragazzo tranquillo e con la testa sulle spalle, generoso, attento agli altri», riescono a dire gli amici. «E ora come potremo fare la maturità senza di lui?», si chiedono, abbracciandosi forte. Si commuove anche la preside del Respighi, Elisabetta Ghiretti. In serata i docenti scrivono alcune righe: «Capelli arruffati e sguardo profondo di chi è pronto a sfidare il mondo. Ciao, Gabriele. I tuoi prof».
La notizia è un tam tam rapido che allarga il dolore, mentre la «45», tra il semaforo del cantiere e la galleria, si ingolfa, un pullman fa retromarcia e si ferma. Ma nessuno fiata o chiede di passare: c’è un giovane contro il guardrail, il casco rotto, le lacrime di chi è intorno, di chi arriva urlando di dolore, e dei soccorritori volontari, anche loro giovani, anche loro sotto shock. 
Un fiore nel punto dove è morto Gabriele
Un fiore nel punto dove è morto Gabriele
Il cordoglio dell'Amministrazione comunale
«Ci stringiamo anche noi ai familiari di Gabriele Tancredi, agli studenti e docenti del liceo Respighi, nella condivisione di un dolore che, di fronte alla perdita di una giovane vita, tutta la comunità sente proprio». Così la sindaca Katia Tarasconi esprime il cordoglio dell'Amministrazione comunale a seguito dell'incidente fatale avvenuto ieri sulla Statale 45. «Abbraccio forte la mamma, il papà e la sorella di Gabriele, consapevole che le parole giuste non esistono, ma sono più che mai necessarie per dire che una città intera, oggi, è accanto a loro con tutto il cuore».
«Proprio ieri, a San Nicolò – aggiunge la sindaca – una folla di ragazzi, tra cui tanti studenti del Raineri Marcora, ha dato l'ultimo saluto a Riccardo Cerati, che aveva solo un anno in più. Il pensiero corre anche ai suoi cari, come avviene ogni volta che una famiglia attraversa questo stesso dolore: è un sentimento che ci unisce, perché vorremmo sempre proteggere i nostri giovani e accompagnarli verso il futuro».