Mille gru di carta da 18 Comuni volano in Giappone

A 80 anni dalla bomba atomica su Nagasaki l'iniziativa voluta da Gruppo Libertà, Fondazione Ronconi-Prati, Fondazione di Piacenza e Vigevano, associazione Le gru della pace

Simona Segalini
Simona Segalini
May 29, 2025|28 giorni fa
L'evento finale delle Gru della pace- © Libertà/Massimo Bersani
L'evento finale delle Gru della pace- © Libertà/Massimo Bersani
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E’ una ninna nanna struggente- in giapponese,” kora no mitamayo”- che Aya Toyoshima canta con un soffio di voce melodiosa, improvvisando. La ninna nanna è per i 450 bambini che morirono a Nagasaki 80 anni fa allo sgancio dell’ordigno nucleare. Ed è per loro e per tutte le vittime delle guerre che ieri la cantante lirica giapponese (felicemente trapiantata in Valtidone) con il marito - il fotografo Massimo Bersani - ha regalato l’ultimo brivido fuori programma ad una mattina di quelle intense e gioiose e dolcemente commoventi allo Spazio Rotative. Pace, solidarietà, amicizia le parole-chiave dell’incontro. Le stesse che, guarda caso, i più piccoli sono così sensibili a riconoscere e a condividere. Qui, il presidente del Gruppo Libertà Alessandro Miglioli, insieme a una nuvola di amici del progetto e sotto la regia di Bersani ha piegato l’ultima gru di carta, la millesima. Mille ne voleranno presto in Giappone, già fabbricate da altrettanti bambini di 48 classi delle scuole elementari di Piacenza e della provincia (più due classi di Pazzon, provincia di Verona, in collegamento) . Diciotto anni di progetto, oggi ufficialmente maggiorenne, nato dall’idea di quel folletto dalle narrazioni affascinanti e visionarie che risponde al nome di Max Bersani (al laboratorio delle origini partecipò l’ebraista Matteo Corradini, ieri tra gli ospiti), che con l’appoggio del Gruppo Libertà, della Fondazione Ronconi-Prati, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dell’associazione Le gru della pace - è cresciuto incredibilmente, diventando progetto d’eccellenza del territorio.
Gian Luca Rocco, direttore del Gruppo Libertà (che ha condotto nelle aule, insieme ai laboratori di origami, oltre 2mila copie del quotidiano) ha ricordato più di tutto i sorrisi dei piccoli alunni che il progetto ha incontrato uno dopo l’altro, ribadendo che «l’educazione alla pace è fondamentale in questo mondo fragile». Le gru di pace dei bambini di Piacenza voleranno i n Giappone in una coloratissima scatola realizzata dagli studenti della seconda E del liceo Cassinari (ieri tutti presenti con la dirigente Sabrina Mantini), fino alla scuola di Shiroyama. L’incontro conclusivo dell’edizione 2025 - che cade negli 80 anni della tragedia atomica - ha avuto frotte di volti e di protagonisti. Su tutti, ieri mattina, i bambini e le bambine dell’orchestra CinqueQuarti Kids Abbado (Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Settimo Circolo; media Dante-Carducci; Ic di Fiorenzuola e Ic di San Nicolò). Principianti assoluti, con viole e violoncelli che hanno incantato la platea diretti per l’occasione dal maestro Darko Jovanovic e dalla preside Simona Favari, a dar loro manforte il coro CinqueQuarti Manos Blancas (Secondo, Quinto, Settimo Circolo), questo invece diretto da Rubén Ferrari e Mariangela Lontani. Diciotto comuni piacentini sono stati visitati, nelle scuole, da una miriade di ospiti adulti per piegare una dopo l’altra le mille gru.