Tarasconi, le sfide d'autunno: «Daturi, emergenza casa e... alberi»
Giunta comunale in ritiro a fine agosto a Morfasso. Aspettative e auspici. «Le sei conifere da abbattere? Ne abbiamo piantate 10mila»

Marcello Pollastri
August 4, 2025|23 ore fa

La sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi
Quest’anno tocca all’Alta Val d'Arda. L’amministrazione Tarasconi ha scelto Morfasso come sede del tradizionale ritiro di giunta di fine agosto. La tre giorni - in programma dal 29 al 31 agosto all’agriturismo “del Conte” di Rocchetta - rappresenta, come ogni fine estate, un momento di confronto, bilancio e pianificazione tra la sindaca Katia Tarasconi e gli assessori. «Non è solo un’occasione per rivedere quanto fatto - sottolinea Tarasconi, rientrata dalle vacanze - ma per entrare nel merito di ciò che vogliamo ancora realizzare, perché ormai mancano due anni alla fine del mandato. E abbiamo ancora parecchio da fare».
Al centro del confronto, tra le altre cose, ci sarà sicuramente il tema del turismo, uno degli assi strategici su cui l’amministrazione intende investire nel prossimo biennio. «Io ci credo tantissimo - afferma la sindaca -. Lo dico da tempo e lo ripeterò anche a Morfasso: il turismo non serve solo ai visitatori, serve prima di tutto ai cittadini. Serve a creare servizi, cultura, occasioni di lavoro».
Turismo e eventi
Tra i progetti simbolo in cantiere, c’è la valorizzazione dell’arena Daturi per grandi eventi: «Abbiamo il Farnese che accoglie eventi culturali per 2-3mila persone. Il Daturi potrebbe ospitare concerti e eventi per 5-7mila persone. È un’idea in cui credo molto: non serve solo ad attrarre pubblico da fuori, ma anche a creare occasioni di incontro e identità per chi vive qui». Il test di quest’anno sarà Tendenze che avrà nel 2026 il ritorno nel vero senso della parola.
In parallelo prosegue il lavoro sul tavolo del turismo, avviato nei mesi scorsi, con l’obiettivo di mettere a sistema risorse pubbliche, private e associative. «Lì si decide il futuro turistico della città - dice Tarasconi -. È un luogo di confronto vero. Ma servono anche spazi e infrastrutture capaci di supportare l’ambizione di Piacenza di diventare una città attrattiva tutto l’anno».
Casa e sociale
Altro nodo strategico riguarda l’emergenza abitativa. «Non abbiamo aspettative irrealistiche, ma abbiamo la responsabilità di essere pronti - spiega la sindaca -. Stiamo valutando tutte le ipotesi per farci trovare preparati. Il progetto Mandala, per esempio, punta a creare un sistema di intermediazione tra chi ha alloggi sfitti e chi è in difficoltà. Non possiamo certo pensare che il Comune diventi proprietario o gestore diretto delle case, ma possiamo fare da ponte e facilitare l’incontro tra domanda e offerta».
Il tema casa si intreccia con il rafforzamento delle politiche sociali. Anche su questo fronte il confronto di Morfasso sarà decisivo. «La povertà è cambiata, è più trasversale e più difficile da intercettare. Bisogna agire con strumenti nuovi, ma senza dimenticare che alla base ci devono essere ascolto e concretezza», aggiunge.
Cittadella e scuderie
C’è poi il grande capitolo della rigenerazione urbana. E con esso, le inevitabili tensioni legate agli interventi che toccano aree storiche e sensibili della città. È il caso, come sempre, del cantiere di piazza Cittadella, ma anche delle scuderie di Maria Luigia d’Austria che hanno visto proprio nei giorni scorsi l’avvio dei lavori (con gazebo di protesta ambientalista che si è spostato di qualche decina di metri). Per questi lavori è previsto il taglio di sei alberi, fatto che ieri ha suscitato anche la protesta della consigliera comunale del gruppo Misto Claudia Gnocchi (vedi lettera pubblicata su Libertà del 3 agosto).
«Parliamoci chiaro - commenta Tarasconi -: capisco le preoccupazioni - ammette - ma dobbiamo sempre valutare le cose nel loro insieme. Possiamo anche scegliere di non fare i lavori e non toccare alcunché. Ma le questioni non si risolvono da sole e, quando si affrontano, il saldo va calcolato tutto. Quando si parla di alberi, ci sono ad esempio anche le istanze dei pedoni, dei ciclisti, dei genitori con i passeggini e dei disabili. Le scelte si fanno mettendo tutto sul piatto della bilancia e cercando equilibrio, ambiente compreso. Se qualcuno mi dice come fare a mettere i ponteggi con le piante, ben venga. Vorrei però anche ricordare che da inizio mandato abbiamo piantato oltre 10.000 alberi. Questo dato spesso viene ignorato».
Sul futuro di piazza Cittadella dice: «Non so chi ha detto che torneremo in possesso della piazza in autunno. Quando Pc Parcheggi risponderà valuteremo e prenderemo le decisioni migliori. Ma non credo affatto che per il ritiro di giunta avremo già il quadro completo».