Andrea e Beatrice sul palco, la musica sempre insieme

Il papà chitarrista al Crazy Fest a Podenzano con la figlia che ha cominciato ad ascoltare le note ancor prima di nascere

Nadia Plucani
May 30, 2025|26 giorni fa
Andrea Guglieri, chitarrista, con la piccola Beatrice al Crazy Fest- © Libertà/Nadia Plucani
Andrea Guglieri, chitarrista, con la piccola Beatrice al Crazy Fest- © Libertà/Nadia Plucani
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Beatrice è cresciuta nella pancia della mamma Paola ascoltando musica, quella suonata dal papà Andrea con la chitarra e quella di qualsiasi genere, diffusa dal telefono cellulare o dagli stereo con cd e dischi. E ora che ha 7 mesi, Beatrice continua ad essere a suo agio tra le note, tanto che non l’hanno minimamente disturbata le musiche che hanno risuonato durante la Crazy Fest, la quattro giorni organizzata dalla Crazy Sound, associazione nata per dare una formazione musicale di base a tutte le età.
Nei vent’anni della Crazy Fest, in cui ciascun allievo ha potuto esibirsi sul palco del Giardino Hawaii, è stato uno spettacolo nello spettacolo. Beatrice è salita sul palco con il suo papà Andrea Guglieri, nel marsupio, e mentre lui accompagnava i musicisti alla chitarra, lei si rilassava, sorridendogli, e lui la guardava innamorato. Ed ancora, l’ha seduta sul tappeto del palco, mentre la nonna Marisa e lo zio Riccardo, che frequentano il corso di canto alla Crazy Sound (Riccardo suona anche la batteria da sempre), le cantavano rispettivamente “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso e “Sara non piangere” di Pino Daniele, diventata per l’occasione “Bea non piangere”. Ma Beatrice, con le sue cuffie protettive alle orecchie, era più rilassata che mai.
«Un po’ è “colpa” (merito) della mamma - dice Andrea - perché quando cresceva nella sua pancia mi diceva di parlarle, di suonare, così si sarebbe ricordata della musica. Le abbiamo quindi sempre fatto ascoltare di tutto, dal liscio di Alberto Kalle al metal più estremo passando per lo ska. La musica la rilassa, si muove come a voler ballare e ora che inizia a fare i primi versetti con la voce io credo che voglia cantare. Sono fortunatissimo perché è tranquilla anche quando faccio le cose che mi piacciono». Cioè suonare, imbracciare la chitarra e dare sfogo a quella passione che ha avuto sin da ragazzino. « Ho imparato a suonare la chitarra a 15 anni - racconta Andrea - e per vent’anni mi sono esibito in giro; ora ho un gruppetto e mi godo i momenti con mia figlia. La porto sempre con me, nel marsupio, nel passeggino. Sta con tutti e questa è una cosa che mi fa felice perché “stare in compagnia” è il leit motiv della Crazy Sound in cui in tanti siamo cresciuti (Andrea è uno dei fondatori). Lei parte avvantaggiata. Ho provato belle emozioni con lei in questo week end».
Andrea sta per compiere 42 anni. «Sono un papà diviso in due, un po’ vecchio stampo e per l’altra metà aperto alla modernità - spiega -. Amo tantissimo condividere i momenti con mia figlia, mi piace vederla crescere di giorno in giorno, non ho problemi a portarla con me durante la giornata, anzi è un piacere. D’altro canto sono molto “rigido”. Vorrei che crescesse senza aver tutto subito, dando il giusto valore alle cose e rispettando le persone. So già che avrò 12 o 13 anni di abbuono e poi sarò spacciato (sorride). Com’è es-sere padre? Di sicuro hai tutto da imparare. Non ho mai avuto paura di esserlo, mi sono fatto guidare dalla bambina».
Che con le cuffie lo segue anche sul palco.