Da Fiorenzuola alla Coppa delle Nazioni di Roma

Equitazione, il campione fiorenzuolano Paolo Paini in sella a Villa Borghese

Donata Meneghelli
May 24, 2025|32 giorni fa
Il fiorenzuolano Paolo Paini in sella al suo cavallo Casal Dorato
Il fiorenzuolano Paolo Paini in sella al suo cavallo Casal Dorato
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Il fiorenzuolano Paolo Paini in sella al suo cavallo Casal Dorato gareggia nella squadra azzurra alla prestigiosa Coppa delle Nazioni Piazza di Siena 2025, che si disputa fino a domenica 25 maggio nello splendido anfiteatro naturale di Villa Borghese a Roma
Era da 18 anni che allo storico concorso equestre di salto ad ostacoli, non gareggiava un binomio tutto "made in Italy". Accade grazie a Paolo Paini che conduce Casal Dorato, un cavallo di origini toscane, ‘adottato’ qui in Emilia.
L’Italia schiera anche Giacomo Casadei su Marbella du Chabli, Emanuele Gaudiano su Chalou’s Love PS e Giulia Martinengo Marquet su Delta Del’Isle. Un elemento di eccezionalità per Paini è che è l’unico civile della squadra (Casadei e Guardiano sono Carabinieri, mentre la Martinengo dell’Aereonautica).
Senza trascurare l’età: diventare campioni italiani a 55 anni non è da tutti. Paini infatti ad aprile, con Casal Dorato, ha vinto la medaglia d’oro ai campionati nazionali a Le Siepi di Cervia. E sì, Paini è nato 55 anni fa a Fiorenzuola, dove è restato a lavorare fino ai 25 anni.
Paini festeggia il primo posto nazionale sul podio a Cervia
Paini festeggia il primo posto nazionale sul podio a Cervia
Innamorato dei cavalli e dell’equitazione da sempre, a 16 anni era nel podere Negri a Sant’Antonio di Castellarquato e a 20 alla scuderia di Leopoldo Braghieri, sempre a Castello.
Da una ventina d’anni Paini vive a Fiorano Modenese, alla Riola, un’oasi di natura dove con la compagna di vita Fabrizia Stefani hanno la propria scuderia, con campi indoor e outdoor, carraie e prati dove allenare i cavalli. Ed è lì che hanno allenato anche Casal Dorato, acquistato da Fabrizia dal centro ippico di Norina Santoni a Coltano (Pisa). Era fine 2022. Il colpo di fulmine con Paini fu immediato. Il cavaliere emiliano dice infatti: «Appena gli sono montato in sella ho subito capito che era speciale. Dopo meno di due stagioni ho confermato quella prima sensazione: Quando monto sento il rombo delle Ferrari in pista» .