Provinciale Val d'Aveto ora chiusa anche a chi va a piedi

Finalmente partiti i lavori anti-frana all'altezza della diga di Boschi, ma il transito è bloccato anche ai pedoni. Raccolte 580 firme per la riapertura

Nadia Plucani
May 22, 2025|34 giorni fa
Il cantiere sulla strada provinciale di Valdaveto © Libertà/Nadia Plucani
Il cantiere sulla strada provinciale di Valdaveto © Libertà/Nadia Plucani
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Lunedì una ruspa, martedì  lavori di pulizia del bosco, ieri la chiusura della strada con i jersey di cemento sono stati i segnali dell’avvio dell’intervento che sarà realizzato sulla strada provinciale 586 di Val d'Aveto, all’altezza dello sbarramento della diga di Boschi, per stabilizzare l’importante dissesto causato dal maltempo di marzo scorso. Sembrano quindi iniziati i lavori tanto attesi da chi transita su quella strada frequentemente, cioè tutto il traffico commerciale su gomma e quello turistico verso la Liguria e di chi si ferma prima, proprio in Alta Val d'Aveto, dove ha la casa di famiglia. La programmazione dettata dalla Provincia di Piacenza prevede che l’intervento duri circa un mese. Un “finalmente” da parte dei fruitori di quella strada, ma al contempo li assale un’incertezza. 
«I lavori sono iniziati - dice uno dei frequentatori di Boschi - ma ora in teoria non si passa più neppure a piedi, né in monopattino. Chi si era organizzato con un’auto a monte e a valle della frana non so come farà». Intanto è ancora operativa la petizione online partita da Rezzoaglio (che si trova in Alta Valdaveto, ma già nella provincia di Genova) per chiedere la riapertura della strada, arrivata a oltre 580 firme.