«Sono calciatori veri e hanno il diritto di sognare»

Il torneo di calcio paralimpico tra Bologna, Genoa e Cremona ha nobilitato il programma del Big Ball di Borgonovo

Michele Rancati
Michele Rancati
June 1, 2025|23 giorni fa
Le squadre di calcio paralimpico che hanno partecipato al Big Ball 2025: al centro, il vescovo di Piacenza-Bobbio, Adriano Cevolotto © Libertà/Massimo Bersani
Le squadre di calcio paralimpico che hanno partecipato al Big Ball 2025: al centro, il vescovo di Piacenza-Bobbio, Adriano Cevolotto © Libertà/Massimo Bersani
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I ragazzi di Bologna Senza Frontiere, Genoa For Special e Pep Team Cremona sono stati i protagonisti, sabato sera, dell’evento che maggiormente ha nobilitato l’edizione 2025 del Big Ball di Borgonovo. Le tre squadre, infatti, hanno partecipato al primo torneo di calcio paralimpico sperimentale, un appuntamento su cui il presidente della Borgonovese Daniele Maini e il suo staff lavoravano da alcuni anni e che finalmente è diventato realtà.
Spogliatoi, formazione, divisa indosso, riscaldamento e fischio d’inizio. La routine che funziona dai primi calci alla finale dei Mondiali. «Questo stupisce qualcuno?», chiede Giovanni Grassi, fondatore nel 2016 a Castel San Pietro Terme di “Edu In-Forma(Zione)”, la prima squadra per diversamente abili, partita con una manciata di giovani e oggi arrivata a 80 atleti divisi su quattro sedi. «Nel 2018 è arrivato l’accordo con il Bologna - aggiunge - a cui abbiamo chiesto la massima autonomia, per continuare con il percorso che avevamo intrapreso. C’è stata una crescita graduale, per i primi 5 anni non abbiamo fatto partite, poi abbiamo iniziato con il calcio a 5 a adesso a 7, sotto l’egida Figc. A differenza di altre esperienza, nella nostra sono il calcio e le sue dinamiche a ricoprire la parte preponderante della strategia educativa. Facciamo cultura sociale con lo sport, facendoli divertire, ma fissando anche delle regole. E soprattutto - conclude Grassi - li trattiamo da calciatori veri: quando indossano pantaloncini e maglietta hanno diritto di sognare come fanno tutti i loro coetanei».