Musica, libertà e radici: la IX edizione del Bleech Festival alla Faggiola

Matteo Prati
July 26, 2025|10 giorni fa
Tre degli ospiti del prossimo Bleech Festival di fine agosto: Ainè, Camoufly, Giorgio Poi
Tre degli ospiti del prossimo Bleech Festival di fine agosto: Ainè, Camoufly, Giorgio Poi
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Dove la terra riprende fiato e la musica si alza nel cielo di una provincia che sa come accogliere i suoni contemporanei. Torna il Bleech Festival. Dal 27 al 30 agosto alla Faggiola di Gariga (ingresso gratuito), la nona edizione del boutique festival emiliano tra suoni internazionali, artisti italiani e libertà creativa. «C’è un angolo d’Emilia - commenta il direttore artistico Riccardo Covelli - dove il cemento si ferma e la terra ricomincia a respirare. Dove i rumori si abbassano e la musica, quella bella, viva, sincera, si prende tutto lo spazio. È qui, alla Faggiola, che a fine agosto si aprirà la nona edizione del Bleech, un appuntamento che negli anni ha saputo trasformarsi in qualcosa di più di un evento musicale. Azzarderei un luogo dell’anima, un rifugio temporaneo in cui riscoprire la bellezza delle cose semplici, il valore della condivisione, la forza della cultura indipendente». Quattro giorni dal tramonto all’alba, due palchi in continuo movimento, spettacoli di strada, incontri inattesi e una lineup che mescola stili, provenienze e generazioni.
Il Bleech Festival si riaffaccia con l'entusiasmo di sempre e con una promessa che non invecchia mai ovvero sorprendere.
Si comincia mercoledì 27 con “A night at the circus” evento speciale ancora tutto da svelare, ma che già promette magia e immaginazione sotto le stelle.
Giovedì 28 sarà invece il momento dei viaggi sonori: dal debutto italiano dei polacchi Kosmonauci, con le loro atmosfere cosmiche e raffinate, alla voce seducente e intensa di Ainé, passando per la freschezza urbana di Taregas e il groove irresistibile di Grandi Raga, un mix perfetto tra vibrazioni elettroniche e linguaggi contemporanei.
Venerdì 29 ci si muove tra beat e poesia: il producer Camoufly, tra glitch e lo-fi, trasporterà il pubblico in un universo sonoro futurista, seguito dalle suggestioni pop-intimiste di Faccianuvola, dal ritmo magnetico di Alex Fernet e dalle visioni sonore di Amore Audio, un collettivo che trasforma ogni esibizione in esperienza.
Sabato 30 agosto, gran finale con alcuni tra i nomi più amati della scena indipendente italiana. A cominciare dal talento elegante e trasognato di Giorgio Poi, la voce sensuale e malinconica di Gaia Morelli, la delicatezza visionaria di Lumiero e le atmosfere sofisticate di Interno Quattro. E poi c’è tutto ciò che non si può scrivere in un programma: «Gli abbracci, i brindisi, le luci che – ricorda Covelli - si accendono quando il sole cala, la voglia di stare insieme e di scoprire che un altro modo di vivere la musica è possibile. Il Bleech Festival non è mai scontato. È un piccolo, grande spazio di resistenza creativa, dove la meraviglia se ne sta tranquilla dietro l’angolo».
Giorgio Poi (due scatti), Ainè e Camoufly.